"La legge dice che le grandi macchine diagnostiche devono essere sempre all’avanguardia per le migliori diagnosi e per capirlo bisogna sempre tenere aggiornato il flusso informativo. Nel giro di una settimana, dopo la nostra sollecitazione, le Aziende sanitarie pugliesi hanno aggiornato il flusso informativo per le strutture pubbliche e risulta che il 23% delle macchine sono state collaudate oltre 10 anni fa e quindi potrebbero risultare obsolete. Per quanto riguarda, invece, gli incaricati di pubblico servizio (privato convenzionato) e gli accreditati (privato-privato), le Aziende sanitarie non hanno dati precisi, nonostante tra le loro competenze rientri il rilascio delle autorizzazioni all’esercizio e la distribuzione dei tetti, accontentandosi di auto-dichiarazioni nemmeno molto aggiornate. Ma per colmare anche questa carenza di conoscenza, la prossima settimana sentiremo i direttori dei dipartimenti di prevenzione delle Aziende sanitarie per sapere se effettuano i controlli a loro carico, incrociando - tanto per cominciare - le autorizzazioni con l’attivazione dei tetti. Questo argomento è rilevantissimo perché attiene alla qualità della diagnosi e quindi all’equità nelle condizioni di accesso alle prestazioni, così da evitare una raccapricciante roulette russa tra cittadini ammessi alle macchine più performanti e cittadini abbandonati alla diagnosi con macchine obsolete. È giunta l’ora di chiedere ai DG delle Aziende sanitarie di valorizzare, in termini di personale e attenzione, le aree di ingegneria clinica, vere anime del sistema sanitario, purtroppo non trattate con le più dovute attenzioni" lo dichiara il Presidente della Commissione Bilancio e programmazione Fabiano Amati.
"Le grandi macchine sono Mammografi, Tac, Risonanze, Angiografi, Acceleratori, Tac gamma camera, Robot per chirurgia endoscopica, Pet e Gamma camera computerizzata. Queste macchine devono essere sempre nuove, per garantire la precisione diagnostica e per evitare disuguaglianze tra i cittadini, attraverso un sistema di monitoraggi, che sino alla settimana scorsa non era propriamente aggiornato. In una settimana le Aziende hanno colmato il gap informativo con riferimento alle strutture pubbliche, mentre non si ha ancora il quadro preciso rispetto alle strutture private. Per il pubblico, con dati attestati al 18 ottobre scorso, la situazione è la seguente: le macchine collaudate meno di 5 anni fa sono 120 (45%), collaudate tra 5 e 10 anni sono 77 (29%), collaudate tra 10 e 15 anni sono 47 (17%), collaudate oltre 15 anni fa sono 26 (10%). Di queste, sono stati collaudati da più di 10 anni, 24 Mammografi su 84, 18 Tac su 71; 12 Risonanze su 42, 10 Angiografi su 30, 5 Acceleratori su 13, 1 Pet su 7 e 2 Gamma camera su 4; le altre grandi macchine in esercizio (Tac Gamma camera e robot per chirurgia endoscopica) sono state collaudate da meno di 10 anni. La situazione non è propriamente entusiasmante, anche se dobbiamo attendere le più opportune verifiche di dettaglio su eventuali ulteriori macchine, non ancora entrate in esercizio e finanziate con fondi del PNRR, e le valutazioni tecniche su ogni singola macchina. La situazione del privato, invece, genera allo stato notevoli perplessità, nella speranza che il motivo sia semplicemente la mancanza d’informazioni adeguate, dove allo stato risultano collaudate da oltre 10 anni il 39% delle macchine" ha dichiarato ancora Fabiano Amati.