Halloween? No, a Orsara ci sono Fucacoste e cocce priatorje


ORSARA DI PUGLIA – Venerdì 1° novembre 2024 Orsara di Puglia celebrerà una ricorrenza antichissima, quella dei Fucacoste e cocce priatorje (Falò e teste del Purgatorio). I falò sono quelli che la sera del 1° novembre, con le loro faville, tracciano la via tra la terra e il cielo, tra il mondo dei vivi e quello dei morti; le teste del purgatorio, invece, sono le zucche con sembianze umane che, al loro interno, ospitano un lumino, così da diventare lanterna e indicare la strada di casa alle anime dei defunti. È il 1° novembre che si accendono i falò, mentre le zucche-lanterna sono già disposte in ogni strada e vicolo. Il Comune di Orsara di Puglia ha reso noto il programma dei Fucacoste 2024. Si comincia mercoledì 30 ottobre con l’intervento dell’antropologo Ignazio Buttitta, il più grande studioso italiano di storia delle tradizioni popolari, nel convegno sulle origini dei Fucacoste che si terrà alle ore 18 in aula consiliare. Giovedì 31 ottobre ci saranno i laboratori delle zucche e la Giornata Nazionale del Trekking Urbano, poi alle 20.30 il Requiem di Mozart in Chiesa Madre e alle 21.30 un’assoluta e affascinante novità, il Ghost Tour, una visita guidata notturna alla scoperta dei segreti e delle tradizioni occulte di Orsara di Puglia.

IL 1° NOVEMBRE. Venerdì 1° novembre ci saranno attività dal mattino fino a notte fonda. I laboratori delle zucche e le visite guidate cominceranno rispettivamente alle 9.30 e alle 10. Alle 11.45 sarà aperta “La via delle zucche”. Gli spettacoli e i momenti musicali cominceranno già dalle ore 13. Alle 15.30 la visita guidata al paese. Alle ore 19, in ogni angolo del borgo saranno accesi i falò. Dalle ore 20, prenderanno il via gli spettacoli musicali itineranti. Alle 23.30 la processione della Confraternita Santa Maria delle Grazie.


NON È HALLOWEEN. I Fucacoste hanno molti punti di contatto con gli aspetti più originari e antichi di Halloween, ma la ricorrenza orsarese è celebrata con modalità e spirito differenti. Il 1° novembre di Orsara probabilmente ha origini precedenti alla diffusione del cristianesimo, legate agli antichi riti che celebravano l’inizio del tempo ciclico, una sorta di “capodanno agricolo”, e il legame inscindibile tra la vita e la morte. Secondo la tradizione orsarese, le anime dei defunti per una notte tornano fra i vivi e alle loro dimore terrene, si riscaldano e poi riprendono il loro cammino. Secondo la credenza popolare, la zucca accesa aiuta i defunti a ritrovare la casa in cui hanno vissuto la loro vita terrena.

IL GRANO COTTO. In occasione del 1° novembre, in ogni casa di Orsara si prepara la muscitàglia, una pietanza che mette insieme grano bollito, vino cotto, chicchi-semi di melagrana, gherigli di noce e pezzi di cioccolata. Si tratta di un piatto che, con nomi e piccole variazioni negli ingredienti, fa parte delle tradizioni di molti borghi italiani e dell’area mediterranea. Secondo diversi studi, l’usanza e il consumo della muscitàglia risalgono a un antico rito contadino di origine greca. Anche i chicchi di melagrana sono legati al mito di Demetra e Persefone. Lo stesso chicco di grano ha un significato simbolico: quando è seminato viene sepolto nella terra, come si fa con un defunto; il chicco ‘muore’, ma dalla sua trasformazione nasce nuova vita, nuovo grano.

ENTRO LE 18 IN PAESE. Venerdì 1° novembre gli accessi al borgo saranno presidiati. Quando i parcheggi saranno esauriti, l’ingresso delle auto in paese sarà inibito. Il consiglio è di arrivare dal mattino o entro il primo pomeriggio e comunque prima delle ore 18. Il parcheggio per i disabili è accessibile su prenotazione all’indirizzo email protocollo@comune.orsaradipuglia.fg.it indicando nominativo, numero di telefono e targa. Gli autobus organizzati e i camper dovranno comunicare nominativo, numero di telefono di un referente e targa del mezzo entro il 28 ottobre all’indirizzo email protocollo@comune.orsaradipuglia.fg.it.