BARI – Nasce in Puglia la prima fattoria acquaponica d’Europa. Si inaugurerà lunedì 14 ottobre
nell’impianto di depurazione di Castellana Grotte la struttura all’avanguardia in cui le acque reflue
urbane già trattate e idonee all’irrigazione verranno ulteriormente depurate – attraverso
tecnologie avanzate - per essere utilizzate per la produzione in situ di verdure e pesce. Una
realizzazione di straordinaria importanza per la quale Autorità Idrica Pugliese, ente coordinatore
istituzionale del progetto AWARE (Aquaponics from WAstewater REclamation, www.aware-eu.eu),
era stata insignita del prestigioso premio CRESCO Award Città Sostenibili lo scorso anno a Genova
in occasione dell’Assemblea annuale dell’Anci.
«Siamo orgogliosi di aver contribuito, insieme a qualificati professionisti provenienti da sette Paesi Membri dell’Unione, a questo risultato. Che per noi è insieme un traguardo dall’enorme valore scientifico ed anche un punto di partenza da cui muovere per esportare approccio, metodo e tecnologia nel resto del continente», dichiara l’ingegnere Roberta Maria Rana, dirigente responsabile del Servizio Depurazione e Recapiti di AIP che ha seguito tutte le fasi di sviluppo del progetto.
Analoga soddisfazione esprime il Direttore Generale di AIP Cosimo Ingrosso, per il quale «questa iniziativa, al di là dell’impatto scientifico di eccezionale rilevanza, è in linea con le strategie e le attività di pianificazione e investimento dell’ente attuate negli anni, tutte incentrate sulla tutela dell’acqua, che è il maggiore dono concesso all’umanità».
«Un autentico salto nel futuro» per il Presidente AIP Toni Matarrelli, «soprattutto in una fase drammatica per le popolazioni del Sud d’Italia e del mondo, afflitte dalla siccità. Attraverso la tecnologia pilota realizzata in Puglia, si potranno abbattere tanto lo sperpero di acqua, quanto i livelli di inquinamento, coniugando ecologia, sostenibilità e impresa».
«Siamo orgogliosi di aver contribuito, insieme a qualificati professionisti provenienti da sette Paesi Membri dell’Unione, a questo risultato. Che per noi è insieme un traguardo dall’enorme valore scientifico ed anche un punto di partenza da cui muovere per esportare approccio, metodo e tecnologia nel resto del continente», dichiara l’ingegnere Roberta Maria Rana, dirigente responsabile del Servizio Depurazione e Recapiti di AIP che ha seguito tutte le fasi di sviluppo del progetto.
Analoga soddisfazione esprime il Direttore Generale di AIP Cosimo Ingrosso, per il quale «questa iniziativa, al di là dell’impatto scientifico di eccezionale rilevanza, è in linea con le strategie e le attività di pianificazione e investimento dell’ente attuate negli anni, tutte incentrate sulla tutela dell’acqua, che è il maggiore dono concesso all’umanità».
«Un autentico salto nel futuro» per il Presidente AIP Toni Matarrelli, «soprattutto in una fase drammatica per le popolazioni del Sud d’Italia e del mondo, afflitte dalla siccità. Attraverso la tecnologia pilota realizzata in Puglia, si potranno abbattere tanto lo sperpero di acqua, quanto i livelli di inquinamento, coniugando ecologia, sostenibilità e impresa».