CORATO - L'edizione coratina dell'Inclusion Fest, tenutasi il 9 ottobre 2024, ha rappresentato un'occasione
unica per riflettere sull'importanza di creare comunità inclusive e accoglienti. L'evento, attraverso
un'attenta programmazione e una cura dei dettagli, ha saputo coinvolgere un pubblico eterogeneo di
oltre 500 confermando l'importanza di iniziative volte a promuovere la cultura dell'inclusione e del
rispetto delle diversità.
Organizzato dal Learning Sciences institute (LSi) dell’Università di Foggia, l’Inclusion Fest ha trovato a Corato una calorosa accoglienza. Il pubblico ha partecipato attivamente a una giornata che ha regalato emozioni forti grazie alle testimonianze di persone straordinarie, come Michele Massimo Laforgia, psicoterapeuta e sessuologo, il quale ha parlato di disabilità e sessualità e Maria Pia Nicoletta, pedagogista e content creator, autrice del saggio: "L'insegnante di sostegno: passato, presente, quale futuro?”, che ha parlato del ruolo e dell’importanza dell’insegnante di sostegno. A questo proposito, la prof.ssa Giusi Antonia Toto, ordinaria di Didattica e Pedagogia Speciale e vera anima dell'evento, ha dichiarato: “L'Inclusion Fest rappresenta un'opportunità unica per promuovere un cambiamento culturale profondo, agendo come volano per la costruzione di una società più inclusiva. La partecipazione massiva all'evento e la ricchezza delle testimonianze condivise sottolineano l'importanza di favorire spazi di confronto e dialogo autentico. In tal modo, l'Inclusion Fest si pone come un'esperienza di cittadinanza attiva, capace di generare un impatto significativo sulla coesione sociale.
Per l’occasione l'Università di Foggia ha voluto riconoscere con il premio Inclusion 4.0, quanti nel mondo sportivo, associativo e accademico si sono distinti nel campo dell’inclusione. Tra questi l’atleta paralimpico Tony Fiore, premiato per la sua missione inclusiva nello sport, la dott.ssa Guendalina Peconio, la quale si è distinta per il suo rilevante contributo nel campo della formazione docenti e dell’inclusione sociale, e l’associazione WorkAut, per il grande lavoro svolto nell’ambito dell’inclusione sociale e lavorativa. L’Università sostiene e incoraggia l’inclusione sociale, in ogni contesto e in ogni sua forma; l’obiettivo è promuovere l’uguaglianza, sia in ambito lavorativo sia in ambito sociale, indipendentemente dalle capacità fisiche o cognitive dei singoli individui. Un altro momento importante della giornata è stato il confronto tra esperti e associazioni locali durante la tavola rotonda, che ha affrontato temi come la neurodiversità e l'inclusione sociale, offrendo preziosi spunti per un cambiamento reale e duraturo.
Il prof. Luigi Traetta, coordinatore del Corso di Formazione per le Attività di Sostegno (TFA), ha sottolineato l'importanza di iniziative come questa per il mondo educativo: “L'Inclusion Fest rappresenta un momento di confronto e di crescita professionale per tutti coloro che operano nel campo dell'educazione. L'evento offre l'opportunità di riflettere su come rendere il sistema scolastico sempre più inclusivo, al fine di favorire lo sviluppo di competenze trasversali e di promuovere una cultura della diversità. In tal modo, potremo contribuire a formare cittadini attivi e consapevoli, capaci di interagire positivamente con una società multiculturale”.
Tutti questi momenti hanno rappresentato uno spazio di riflessione e partecipazione attiva, permettendo a tutti di sperimentare concretamente cosa significhi promuovere l'inclusione. E non poteva mancare tra gli ospiti e promotori dell’evento, il garante per la disabilità della Regione Puglia, Antonio Giampietro, il quale ha aggiunto: “L'Inclusion Fest, promosso dall'Università di Foggia, è la manifestazione concreta della presenza attiva delle università nella costruzione di una comunità sempre più inclusiva. La diffusione dell'iniziativa, attraverso varie tappe in diversi comuni, pone al centro le persone con disabilità, rende visibili le loro capacità e contribuisce a far sentire tutti “cittadini tra i cittadini”.
Il Sindaco De Comune di Corato, Corrado Nicola, e l’assessore Felice Addario hanno sottolineato: “L’inclusion Fest coratino del 2024 è stato un grande momento collettivo di festa e di approfondimento culturale che ha dato la possibilità di sperimentare come una città accessibile e inclusiva debba funzionare ogni giorno. Ci batteremo, tutti insieme, per questo proposito ogni giorno. Grazie all’Università degli Studi di Foggia, alla pro Loco Quadratum, alla Consulta per le politiche a favore delle persone con disabilità, al Centro di servizio al Volontariato “San Nicola” ODV, all’UICI, Gocce nell’oceano, Vivianus, Insieme per la vita, Il Giardino di Gloria, Nuova Matteotti Corato, Baskin ASD Corato, Raggi di sole per aver creduto in questo sogno possibile”. Il pomeriggio si è concluso con la partecipazione di molte associazioni del territorio che hanno tenuto diversi laboratori e attività inclusive, dalla pittura alla musica, passando per lo yoga e lo sport.
L'Inclusion Fest a Corato si è configurata come un'esperienza formativa di grande valore, capace di stimolare un'attiva partecipazione del pubblico. L'evento ha offerto l'opportunità di riflettere sulle pratiche educative e sociali più efficaci per promuovere l'inclusione, dimostrando come il dialogo e la condivisione siano strumenti indispensabili per costruire comunità educanti e accoglienti.
Organizzato dal Learning Sciences institute (LSi) dell’Università di Foggia, l’Inclusion Fest ha trovato a Corato una calorosa accoglienza. Il pubblico ha partecipato attivamente a una giornata che ha regalato emozioni forti grazie alle testimonianze di persone straordinarie, come Michele Massimo Laforgia, psicoterapeuta e sessuologo, il quale ha parlato di disabilità e sessualità e Maria Pia Nicoletta, pedagogista e content creator, autrice del saggio: "L'insegnante di sostegno: passato, presente, quale futuro?”, che ha parlato del ruolo e dell’importanza dell’insegnante di sostegno. A questo proposito, la prof.ssa Giusi Antonia Toto, ordinaria di Didattica e Pedagogia Speciale e vera anima dell'evento, ha dichiarato: “L'Inclusion Fest rappresenta un'opportunità unica per promuovere un cambiamento culturale profondo, agendo come volano per la costruzione di una società più inclusiva. La partecipazione massiva all'evento e la ricchezza delle testimonianze condivise sottolineano l'importanza di favorire spazi di confronto e dialogo autentico. In tal modo, l'Inclusion Fest si pone come un'esperienza di cittadinanza attiva, capace di generare un impatto significativo sulla coesione sociale.
Per l’occasione l'Università di Foggia ha voluto riconoscere con il premio Inclusion 4.0, quanti nel mondo sportivo, associativo e accademico si sono distinti nel campo dell’inclusione. Tra questi l’atleta paralimpico Tony Fiore, premiato per la sua missione inclusiva nello sport, la dott.ssa Guendalina Peconio, la quale si è distinta per il suo rilevante contributo nel campo della formazione docenti e dell’inclusione sociale, e l’associazione WorkAut, per il grande lavoro svolto nell’ambito dell’inclusione sociale e lavorativa. L’Università sostiene e incoraggia l’inclusione sociale, in ogni contesto e in ogni sua forma; l’obiettivo è promuovere l’uguaglianza, sia in ambito lavorativo sia in ambito sociale, indipendentemente dalle capacità fisiche o cognitive dei singoli individui. Un altro momento importante della giornata è stato il confronto tra esperti e associazioni locali durante la tavola rotonda, che ha affrontato temi come la neurodiversità e l'inclusione sociale, offrendo preziosi spunti per un cambiamento reale e duraturo.
Il prof. Luigi Traetta, coordinatore del Corso di Formazione per le Attività di Sostegno (TFA), ha sottolineato l'importanza di iniziative come questa per il mondo educativo: “L'Inclusion Fest rappresenta un momento di confronto e di crescita professionale per tutti coloro che operano nel campo dell'educazione. L'evento offre l'opportunità di riflettere su come rendere il sistema scolastico sempre più inclusivo, al fine di favorire lo sviluppo di competenze trasversali e di promuovere una cultura della diversità. In tal modo, potremo contribuire a formare cittadini attivi e consapevoli, capaci di interagire positivamente con una società multiculturale”.
Tutti questi momenti hanno rappresentato uno spazio di riflessione e partecipazione attiva, permettendo a tutti di sperimentare concretamente cosa significhi promuovere l'inclusione. E non poteva mancare tra gli ospiti e promotori dell’evento, il garante per la disabilità della Regione Puglia, Antonio Giampietro, il quale ha aggiunto: “L'Inclusion Fest, promosso dall'Università di Foggia, è la manifestazione concreta della presenza attiva delle università nella costruzione di una comunità sempre più inclusiva. La diffusione dell'iniziativa, attraverso varie tappe in diversi comuni, pone al centro le persone con disabilità, rende visibili le loro capacità e contribuisce a far sentire tutti “cittadini tra i cittadini”.
Il Sindaco De Comune di Corato, Corrado Nicola, e l’assessore Felice Addario hanno sottolineato: “L’inclusion Fest coratino del 2024 è stato un grande momento collettivo di festa e di approfondimento culturale che ha dato la possibilità di sperimentare come una città accessibile e inclusiva debba funzionare ogni giorno. Ci batteremo, tutti insieme, per questo proposito ogni giorno. Grazie all’Università degli Studi di Foggia, alla pro Loco Quadratum, alla Consulta per le politiche a favore delle persone con disabilità, al Centro di servizio al Volontariato “San Nicola” ODV, all’UICI, Gocce nell’oceano, Vivianus, Insieme per la vita, Il Giardino di Gloria, Nuova Matteotti Corato, Baskin ASD Corato, Raggi di sole per aver creduto in questo sogno possibile”. Il pomeriggio si è concluso con la partecipazione di molte associazioni del territorio che hanno tenuto diversi laboratori e attività inclusive, dalla pittura alla musica, passando per lo yoga e lo sport.
L'Inclusion Fest a Corato si è configurata come un'esperienza formativa di grande valore, capace di stimolare un'attiva partecipazione del pubblico. L'evento ha offerto l'opportunità di riflettere sulle pratiche educative e sociali più efficaci per promuovere l'inclusione, dimostrando come il dialogo e la condivisione siano strumenti indispensabili per costruire comunità educanti e accoglienti.