GIOVINAZZO - Dal 26 ottobre al 3 novembre 2024, la Sala San Felice di Giovinazzo ospita le opere del maestro Athos Faccincani con la mostra “Luci e colori di Athos Faccincani” patrocinata dal Comune di Giovinazzo ( si allega locandina). Il vernissage è per sabato 26 ottobre alle ore 18.00 alla presenza dell’artista, del sindaco di Giovinazzo, Michele Sollecito, e dell’assessore alla Cultura e al Turismo, Cristina Piscitelli. L’ingresso è libero.
Una pazienza certosina, insieme al gusto della favola, sono gli elementi che colpiscono a prima vista nel lavoro di Athos Faccincani in questa mostra dedicata, in particolare, alla bellezza del nostro territorio. Sia che dipinga con minuzia una cristallina Vieste o immagini scogliere meridionali sulle quali si assiepano cupole e tetti immersi nel profluvio naturale a picco sul mare, la sua pittura riesce ad offrirci un’idea di solarità, di adesione consapevole al costante miracolo del mondo che ci circonda, indagato alla luce di una fantasia capace di dare corpo ai sogni.
Una sorta di impulso felicemente infantile, carico di ingenuo senso primordiale, al di là della storia e della cultura corrente, che è controllato da un attento spirito ordinatore, sorretto da un colore nitido, capace di trasmettere l’emozione di fronte a una natura lussureggiante, ad un mare di smeraldo punteggiato da forme e figure, ad un abitato a picco su un fulgido azzurro.
Giovinazzo è reinterpretata alla luce di un gioco di elementi che si dispongono con armonia sulla superficie del dipinto, un paesaggio mediterraneo è trasformato in fiaba, il mare con le sue vele e grandi fiori riescono a trasmettere una joie de vivre che, come è noto, ha in pittura luminosi ascendenti e fra questi il miglior rappresentante contemporaneo è Athos Faccincani, pittore candido, seppure consapevole, poeta della gioia.
Breve biografia dell’artista: nativo di Peschiera del Garda, negli anni ‘70, dopo aver terminato gli studi fra Venezia e la Lombardia, l’artista si dedica con entusiasmo all’equitazione ed alla pratica della pittura. Partecipa al clima di impegno civile di quegli anni e l’impatto con la realtà sociale e i suoi problemi, il contatto con il mondo delle carceri, degli emarginati e della malavita, lo rendono un sostenitore di chi non ha voce. Così le sue tele, concentrate sull’enigma del sentimento umano con i suoi drammi e le sue contraddizioni, assumono colori melanconici e sofferti nel rappresentare figure intensamente espressive. Da questa ricerca nasce il ciclo di dipinti sulla “Follia delle attese” e sulla Resistenza.
Nel 1980, dopo una rigenerazione interiore, Faccincani si rivolge alla natura che ama nella sua totalità e che diventa il suo modello. Muta atteggiamento esistenziale e stilistico e crea immagini di chiara derivazione impressionista, dai colori puri e accesi, dove la luce e il sole, testimoniando gioia e serenità, concorrono al recupero dei valori interiori. Conosciuto e amato ormai anche Oltreoceano, tra le sue ultime mostre citiamo quella tenutasi presso la Hyatt Gallery di Tokyo, la partecipazione all’Art Manege di Mosca, la personale a Madrid e nel Principato di Monaco. Innumerevoli anche i premi dei quali è stato insignito durante la sua quarantennale carriera, fra gli ultimi a Roma, come Personalità Europea 2008, ad Ischia il premio Ischia Friends 2010, a Napoli il Premio Albatros ed il Leone d’Argento al Narnia Festival nel 2020.
La mostra proseguirà fino al 3 Novembre 2024 con i seguenti orari:
dal lunedì al giovedì 10:00-13:00 e 16:30-20:30
dal venerdì alla domenica 10:00-13:00 e 16:30-21:30