CAROSINO - Prosegue il Progetto “Visioni di… Vino” di CarusTeatro Aps che sta animando, con un cartellone ricco di numerosi appuntamenti, la vita culturale e artistica di Carosino.
Il prossimo evento è la rappresentazione teatrale di “L’ulivo canta per me” di Maria Adele Popolo, portata in scena, con le scene di Vincenzo Evangelista e la regia di Davide Di Prima e Adriano Nubile, in un adattamento di Francesco Evangelista che sul palco sarà l’attore protagonista; con lui il coro “Anima Voice” diretto da Nicola Milano che ha anche composto le musiche.
La rappresentazione si terrà, alle ore 20.30 di venerdì 18 ottobre, nell’atrio del Castello d’Ayala Valva di Carosino (ingresso 5 € - per info e prenotazioni: 3773286860).
La rassegna “Visioni di… Vino” di CarusTeatro Aps, oltre a un evento presso la Masseria Misicuro, presenta un importante cartellone in cui si alternano appuntamenti con la proiezione di film ad altri con rappresentazioni di pièce teatrali, tutte iniziative che, in modo diverso, affrontano le tematiche del progetto.
L’innovativa idea alla base del progetto, infatti, è quella di usare il teatro e il cinema per far riflettere la comunità di Carosino e dei paesi limitrofi su tematiche importanti, quali l’agricoltura, il lavoro, l’enologia e l’ambiente.
Soprattutto promuovere il ritorno all’agricoltura, la secolare forma di economia di questo territorio, applicando però nuovi criteri di sostenibilità ambientale e pratiche agronomiche in grado di garantire produzioni di eccellenza!
“L’ulivo canta per me”, infatti, ci regala il sogno, l’amore e l’anima di un contadino che si innamora di un ulivo. Ulivo che all’interno delle sue membra trattiene la vita. Peppino Lo Bianco, si fa bambino, uomo, contadino credendo nella possibilità che l’ulivo, spoglio, senza vita, che Don Antonio, vuole estirpare dalla terra e trasformare in legna da ardere, si trasformi nel simbolo di completamento del suo passaggio sulla terra, una vita così destinata a diventare scheggia della sua. Peppino Lo Bianco, scende spesso con lo sguardo dalla sua timpa fino a valle e giù fino al mare che appare nitido e azzurro, a volte oscuro e minaccioso, a volte si mescola e si confonde con le nuvole. Ma prima di lui altri incontri fa il suo sguardo. I prati germogliati di oro e gli alberi colorati di arancio e rosa, e le vigne dipinte di viola. Non può trattenere l’emozione e tutto diventa tremolante e i colori si confondono e macchiano le sue lacrime che cadono giù come piccole gocce d’arcobaleno…
Il progetto “Visioni di… Vino” di CarusTeatro Aps è finanziato dal Fondo per il finanziamento di progetti e attività di interesse generale nel Terzo Settore (artt. 72 e 73 n. D.Lgs. n. 117/2017) - Avviso PugliaCapitaleSociale 3.0.
Il prossimo evento è la rappresentazione teatrale di “L’ulivo canta per me” di Maria Adele Popolo, portata in scena, con le scene di Vincenzo Evangelista e la regia di Davide Di Prima e Adriano Nubile, in un adattamento di Francesco Evangelista che sul palco sarà l’attore protagonista; con lui il coro “Anima Voice” diretto da Nicola Milano che ha anche composto le musiche.
La rappresentazione si terrà, alle ore 20.30 di venerdì 18 ottobre, nell’atrio del Castello d’Ayala Valva di Carosino (ingresso 5 € - per info e prenotazioni: 3773286860).
La rassegna “Visioni di… Vino” di CarusTeatro Aps, oltre a un evento presso la Masseria Misicuro, presenta un importante cartellone in cui si alternano appuntamenti con la proiezione di film ad altri con rappresentazioni di pièce teatrali, tutte iniziative che, in modo diverso, affrontano le tematiche del progetto.
L’innovativa idea alla base del progetto, infatti, è quella di usare il teatro e il cinema per far riflettere la comunità di Carosino e dei paesi limitrofi su tematiche importanti, quali l’agricoltura, il lavoro, l’enologia e l’ambiente.
Soprattutto promuovere il ritorno all’agricoltura, la secolare forma di economia di questo territorio, applicando però nuovi criteri di sostenibilità ambientale e pratiche agronomiche in grado di garantire produzioni di eccellenza!
“L’ulivo canta per me”, infatti, ci regala il sogno, l’amore e l’anima di un contadino che si innamora di un ulivo. Ulivo che all’interno delle sue membra trattiene la vita. Peppino Lo Bianco, si fa bambino, uomo, contadino credendo nella possibilità che l’ulivo, spoglio, senza vita, che Don Antonio, vuole estirpare dalla terra e trasformare in legna da ardere, si trasformi nel simbolo di completamento del suo passaggio sulla terra, una vita così destinata a diventare scheggia della sua. Peppino Lo Bianco, scende spesso con lo sguardo dalla sua timpa fino a valle e giù fino al mare che appare nitido e azzurro, a volte oscuro e minaccioso, a volte si mescola e si confonde con le nuvole. Ma prima di lui altri incontri fa il suo sguardo. I prati germogliati di oro e gli alberi colorati di arancio e rosa, e le vigne dipinte di viola. Non può trattenere l’emozione e tutto diventa tremolante e i colori si confondono e macchiano le sue lacrime che cadono giù come piccole gocce d’arcobaleno…
Il progetto “Visioni di… Vino” di CarusTeatro Aps è finanziato dal Fondo per il finanziamento di progetti e attività di interesse generale nel Terzo Settore (artt. 72 e 73 n. D.Lgs. n. 117/2017) - Avviso PugliaCapitaleSociale 3.0.