Migranti, il tribunale di Roma non convalida il trattenimento in Albania: rientro in Italia per dodici persone
ROMA - La sezione immigrazione del tribunale di Roma ha deciso di non convalidare il trattenimento dei migranti inviati nel centro di permanenza per il rimpatrio (CPR) di Gjader, in Albania. Il provvedimento riguardava dodici migranti, parte di un gruppo di sedici persone provenienti dal Bangladesh e dall'Egitto, trasportate in Albania dalla nave Libra della Marina militare italiana. Quattro migranti, tra cui due minori e due persone vulnerabili, erano già tornati in Italia per motivi di salute. I restanti dodici torneranno nel Paese a bordo di una nave della Marina, nonostante la loro richiesta di asilo sia stata recentemente respinta. Hanno ancora quattordici giorni per presentare ricorso.
Il tribunale di Roma ha motivato la sua decisione affermando che Bangladesh ed Egitto non possono essere considerati "Paesi sicuri", come confermato da una precedente sentenza della Corte di giustizia. Pertanto, secondo i giudici, i migranti devono essere riportati in Italia, poiché non è possibile applicare la procedura di frontiera in un Paese non riconosciuto come sicuro. Il presidente dell'Associazione nazionale magistrati, Giuseppe Santalucia, ha spiegato che i giudici italiani applicano le norme del nostro ordinamento e dell'Unione Europea, che prevalgono in queste situazioni.
La decisione ha scatenato una reazione del governo, con la premier Giorgia Meloni che ha definito la scelta dei giudici "pregiudiziale". Durante una conferenza stampa a Beirut, Meloni ha annunciato un prossimo Consiglio dei ministri per discutere nuove normative che permettano al governo di stabilire i Paesi sicuri, evitando che tali decisioni ricadano sulla magistratura.