BARI – In seguito a una recente vicenda di violenza di gruppo avvenuta nel Salento, il Consiglio dell'Ordine dei Giornalisti della Puglia ha emesso un richiamo ai professionisti dell'informazione, esortando al rispetto rigoroso delle regole deontologiche, soprattutto quando si tratta di minori. La vicenda, che ha scosso una piccola comunità salentina, ha portato sotto i riflettori il delicato equilibrio tra il dovere di informare e quello di proteggere l'identità dei soggetti vulnerabili.
L'Ordine ha invitato i giornalisti, e in particolare i direttori delle testate, a vigilare con la massima attenzione affinché la narrazione dei fatti non comprometta la tutela dei minori coinvolti. Un richiamo alla prudenza, finalizzato a evitare che i dettagli forniti nei resoconti possano rendere identificabili i protagonisti della vicenda, che fanno parte di un contesto comunitario ristretto.
La richiesta dell'Ordine è in linea con i principi sanciti dalla Carta di Treviso, il documento deontologico che impone limiti stringenti nella trattazione di fatti di cronaca riguardanti minori, al fine di proteggerne l'integrità e la privacy, soprattutto in casi delicati come quelli legati a episodi di violenza.
Nel comunicato, l'Ordine dei Giornalisti della Puglia sottolinea l'importanza di un'informazione responsabile, ricordando che la priorità , in casi come questo, deve essere la salvaguardia dei diritti dei minori, che non devono subire ulteriori danni a causa di un'esposizione mediatica impropria.
Questo appello si inserisce in un contesto più ampio di riflessione su come i media trattano tematiche di cronaca sensibili, con particolare riguardo al rispetto della dignità delle persone coinvolte, in un'epoca in cui la rapidità dell'informazione rischia spesso di mettere in secondo piano la cura per la tutela dei soggetti più fragili.
L'Ordine ha invitato i giornalisti, e in particolare i direttori delle testate, a vigilare con la massima attenzione affinché la narrazione dei fatti non comprometta la tutela dei minori coinvolti. Un richiamo alla prudenza, finalizzato a evitare che i dettagli forniti nei resoconti possano rendere identificabili i protagonisti della vicenda, che fanno parte di un contesto comunitario ristretto.
La richiesta dell'Ordine è in linea con i principi sanciti dalla Carta di Treviso, il documento deontologico che impone limiti stringenti nella trattazione di fatti di cronaca riguardanti minori, al fine di proteggerne l'integrità e la privacy, soprattutto in casi delicati come quelli legati a episodi di violenza.
Nel comunicato, l'Ordine dei Giornalisti della Puglia sottolinea l'importanza di un'informazione responsabile, ricordando che la priorità , in casi come questo, deve essere la salvaguardia dei diritti dei minori, che non devono subire ulteriori danni a causa di un'esposizione mediatica impropria.
Questo appello si inserisce in un contesto più ampio di riflessione su come i media trattano tematiche di cronaca sensibili, con particolare riguardo al rispetto della dignità delle persone coinvolte, in un'epoca in cui la rapidità dell'informazione rischia spesso di mettere in secondo piano la cura per la tutela dei soggetti più fragili.
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