Nuovo mega impianto di biometano a Lecce contiguo a Surbo? M5S in guardia: 'massima attenzione per l’interesse e la tutela dei cittadini'
LECCE - E’ ammissibile la realizzazione di un impianto per la produzione di biometano da immettere in rete SNAM in territorio di Lecce contiguo a Surbo e Trepuzzi, già pesantemente stressato dalla presenza di altri siti fonti di inquinamento? Gli attivisti M5S di Lecce, Surbo, Squinzano e Trepuzzi esprimino congiuntamente grande preoccupazione per le possibili ripercussioni ambientali e a carico dei cittadini causate dal paventato nuovo insediamento industriale.
“Non si tratta di un ‘no’ a priori, consapevoli della necessità di intervenire sul ciclo dei rifiuti attraverso nuove tecnologie rinnovabili e che la tipologia di impianto rientra nella linea di attuazione del PNNR di cui, tra l’altro, il prossimo 16 novembre scatterà l’apertura del 5° bando “Sviluppo del biometano, secondo criteri per la promozione dell’economia circolare”, ma al primo posto è da preservare la salute dei cittadini e il benessere del territorio.
Ci preme segnalare la criticità della localizzazione del sito, che cade in zona Caforie, a ridosso dell’area industriale e di Surbo, Comune già saturo di siti inquinanti, primo tra tutti la centrale termica Biogas in contrada Mazzarella, poi l’inceneritore di rifiuti speciali ospedalieri Biosud, l’elettrodotto che attraversa l’intero paese, la presenza di tre ripetitori di antenna di telefonia installati selvaggiamente, due dei quali a poche decine di metri dalla scuola elementare 'Ampolo' ed uno davanti alla scuola materna di Giorgilorio, in via I° maggio, e ancora le varie discariche interrate, una nei pressi del sito archeologico vicino alla chiesa 'D’Aurio', il parco eolico, la raffineria petrolifera CAMER.
E’ evidente che la salubrità del territorio è già seriamente compromessa e noi porremo la massima attenzione affinchè non si compia uno scempio irreversibile, preserveremo e tuteleremo i nostri concittadini ed il nostro territorio attraverso uno studio scrupoloso del progetto presentato dalla società 'Agrienergia circolare 6 SrL', e presidieremo nella valutazione della fattibilità in sede di verifica della imminente Conferenza dei Servizi, con particolare riferimento al rispetto delle distanze da siti sensibili e al relativo impatto visivo e odorigeno, ricordando che nel novembre 2018 abbiamo già presentato un esposto in Procura, proprio per intervenire sull’annosa questione dei fumi che rendono l’aria della zona, soprattutto nelle ore serali, irrespirabile, a causa degli odori nauseabondi che recano disturbi alla gola e agli occhi, senza riuscire a percepirne la provenienza e secondo le diverse condizioni meteorologiche, fenomeno avvertito dall’intera comunità e già alle cronache della stampa”.