BARI - Dal 26 al 31 ottobre, Plastic Free Onlus organizza due missioni di pulizia ambientale nel deserto del Wadi Rum, tra i beni naturalistici protetti dall’UNESCO come patrimonio dell'umanità , per contrastare l’inquinamento da plastica in uno dei luoghi più suggestivi del mondo. L’iniziativa nasce grazie alla segnalazione di Luisa Alesso, residente in Francia di origine italiana, e al supporto di Silvia Pettinicchio, coordinatrice sviluppo internazionale Plastic Free, l’organizzazione di volontariato impegnata dal 2019 nel contrastare l’inquinamento da plastica, oggi presente in 32 Paesi nel mondo.
“Tutto nasce ad aprile scorso dalla segnalazione di Luisa alla Onlus ambientalista, di cui poi diventerà referente – racconta Silvia Pettinicchio (Plastic Free) – Dopo l’ennesimo viaggio nel deserto, disperata per il peggiorare dell’inquinamento da plastica in questo luogo meraviglioso, decide di lanciare un appello ad associazioni ambientaliste, sia italiane sia francesi. La nostra Onlus ha risposto immediatamente avviando una collaborazione su più fronti ma – conclude – con un unico obiettivo: ridare splendore al deserto del Wadi Rum”.
Il percorso ha, infatti, richiesto la creazione di una rete di supporto di partner locali, di finanziatori singoli e istituzionali e dello staff di Plastic Free. È stato così possibile organizzare due iniziative di raccolta: la prima missione da sabato 26 a lunedì 28 ottobre vedrà il supporto di Eqab di Wadi Rum Eco Tours, che metterà a disposizione tende, mezzi per gli spostamenti e gestirà lo smaltimento dei rifiuti con aziende specializzate. La seconda missione sarà dedicata alle zone più impervie del deserto grazie alla collaborazione di un gruppo di beduini locali che guideranno le referenti Plastic Free assieme a personale dedicato nei giorni 30-31 ottobre.
A coprire i costi dell’operazione sono stati coperti grazie ad un progetto PON attivato tra Plastic Free Onlus e una scuola primaria di Fasano, in provincia di Brindisi. Un viaggio sulla sostenibilità che ha portato 24 bambini dell’Istituto comprensivo Giovanni XXIII a percorrere come piccoli esploratori, durante un campo estivo di 10 giorni, l’importanza delle buone pratiche ambientali, la protezione delle biodiversità , la tutela delle coste e degli animali marini, l’agricoltura sostenibile e altri temi legati alla natura e all’ambiente. Questa formazione ha permesso di raccogliere i fondi necessari per sostenere le due missioni in Giordania.
Un progetto di cooperazione, targato Plastic Free, che unisce sensibilità che varcano i confini nazionali con l’unico obiettivo di proteggere l’ambiente e i suoi paesaggi.
“Tutto nasce ad aprile scorso dalla segnalazione di Luisa alla Onlus ambientalista, di cui poi diventerà referente – racconta Silvia Pettinicchio (Plastic Free) – Dopo l’ennesimo viaggio nel deserto, disperata per il peggiorare dell’inquinamento da plastica in questo luogo meraviglioso, decide di lanciare un appello ad associazioni ambientaliste, sia italiane sia francesi. La nostra Onlus ha risposto immediatamente avviando una collaborazione su più fronti ma – conclude – con un unico obiettivo: ridare splendore al deserto del Wadi Rum”.
Il percorso ha, infatti, richiesto la creazione di una rete di supporto di partner locali, di finanziatori singoli e istituzionali e dello staff di Plastic Free. È stato così possibile organizzare due iniziative di raccolta: la prima missione da sabato 26 a lunedì 28 ottobre vedrà il supporto di Eqab di Wadi Rum Eco Tours, che metterà a disposizione tende, mezzi per gli spostamenti e gestirà lo smaltimento dei rifiuti con aziende specializzate. La seconda missione sarà dedicata alle zone più impervie del deserto grazie alla collaborazione di un gruppo di beduini locali che guideranno le referenti Plastic Free assieme a personale dedicato nei giorni 30-31 ottobre.
A coprire i costi dell’operazione sono stati coperti grazie ad un progetto PON attivato tra Plastic Free Onlus e una scuola primaria di Fasano, in provincia di Brindisi. Un viaggio sulla sostenibilità che ha portato 24 bambini dell’Istituto comprensivo Giovanni XXIII a percorrere come piccoli esploratori, durante un campo estivo di 10 giorni, l’importanza delle buone pratiche ambientali, la protezione delle biodiversità , la tutela delle coste e degli animali marini, l’agricoltura sostenibile e altri temi legati alla natura e all’ambiente. Questa formazione ha permesso di raccogliere i fondi necessari per sostenere le due missioni in Giordania.
Un progetto di cooperazione, targato Plastic Free, che unisce sensibilità che varcano i confini nazionali con l’unico obiettivo di proteggere l’ambiente e i suoi paesaggi.
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