Riesame AIA per l’ex Ilva di Taranto, Galante (M5S): 'Servono azioni concrete per tutelare salute e ambiente'


BARI - “Leggere le parole del GIP di Potenza che nel nuovo decreto di sequestro dell’area a caldo dell’ex Ilva parla di ‘utilizzo criminale dello stabilimento ai fini di produrre profitto’ rende ancora più evidente la pantomima a cui abbiamo assistito martedì, con la cerimonia di riattivazione dell'altoforno 1”. Lo dichiara il capogruppo del M5S Marco Galante.

“Quella di martedì - continua Galante - è stata una mancanza di rispetto verso tutti i cittadini tarantini, ancora più grave se pensiamo che domenica scorsa, prima della riattivazione, si è registrato un picco di benzene, con il superamento della soglia oraria dei microgrammi a metro cubo. Da ieri è partita l'istruttoria per il riesame dell’AIA. A giugno era stata presentata la Valutazione d’Impatto Sanitario, mai fatta prima dall’azienda e ottenuta solo grazie al pressing istituzionale della Regione. Ritengo a questo punto fondamentale riaggiornare le audizioni di Arpa Puglia, associazioni ambientaliste già ascoltate a giugno, Asl di Taranto e Dipartimento Ambiente per avere un quadro dettagliato della situazione attuale e sapere cosa sia scritto nella Valutazione d'Impatto Sanitario e quali osservazioni intenda fare la Regione. Una questione su cui mi confronterò con il presidente Mazzarano e con gli altri componenti della commissione Ambiente. Non possiamo limitarci a parlare di tutela della salute e dell’ambiente e di decarbonizzazione. Servono azioni concrete o come classe politica avremo fallito tutti”.

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