San Severo: al Teatro Giuseppe Verdi arriva il Musical 'Mare Fuori'



SAN SEVERO(FG) - Domenica 10 novembre, il Comune di San Severo – Assessorato alla Cultura, in collaborazione con il Teatro Pubblico Pugliese, propone il MUSICAL MARE FUORI: “Una serata che è già attesa da tutti – dichiarano il Sindaco Lidya Colangelo, il Vice Sindaco con delega alla Cultura Anna Paola Giuliani ed il Presidente della I Commissione Consiliare Anna Mariani – in maniera speciale dai più giovani che tanto seguono la fortunata serie televisiva che ha sempre ascolti elevati. La proposta di questo musical è un modo importante per avvicinare anche i nostri ragazzi al Teatro, per aiutare loro a vivere e respirare da vicino il tempio della cultura sanseverese attraverso la rivisitazione teatrale della serie TV”.

I biglietti sono in vendita presso il botteghino del Teatro Comunale Giuseppe Verdi tutti i giorni dalle ore 10,00 alle ore 12,00 e dalle ore 18,00 alle ore 20,00, a partire da domani, sabato 12 ottobre 2024. Numero utile: 324.7829089.

Costo biglietti. Platea 45€; Palchi 1/2/3 fila centrali 40€ a persona; Palchi 1/2/3 fila laterali 35€ a persona; Loggione 30€; Loggione ridotto under 25 € 20.

Quando si parla di Mare fuori, seppure una serie nata da pochi anni, si parla già di una serie cult, oggi più che mai le puntate si stanno spezzettando in frasi e tormentoni che il grande pubblico ripete, tagga e condivide. Un fenomeno!

La location è il carcere minorile di Nisida, si narra in modo profondo e crudo la vita di un gruppo di ragazzi all’interno di un istituto penitenziario. Dietro le sbarre, guardando oltre, si affaccia un mare libero e immenso, una sorta di sogno, di miraggio. La detenzione è ancora più dura guardando il "Mare fuori".

La versione teatrale sicuramente aveva bisogno di non perdere dei temi fondamentali: le motivazioni che hanno portato in carcere i ragazzi, la famiglia distrutta nei suoi valori primordiali, la lotta fra bande, la delinquenza beffarda che trascina una persona non "adulta" a fare determinate scelte. Si tratta di riflettere su una sorta di gioventù bruciata, figlia di un destino amaro e inaccettabile.