SAN SEVERO - Ciro Caliendo, imprenditore di San Severo già indagato per l’omicidio volontario della moglie Lucia Salcone, è stato arrestato dai carabinieri del Nucleo Investigativo di Napoli per il suo coinvolgimento in un tentato omicidio avvenuto a Bacoli lo scorso marzo. Caliendo, accusato per la morte della moglie, deceduta carbonizzata in un incidente il 27 settembre, è ora al centro di un’inchiesta che lo lega a un attentato contro un ufficiale della Guardia di Finanza.
L’attentato risale al 21 marzo 2023, quando una bomba artigianale è stata fatta esplodere nell’auto dell'ufficiale. Secondo gli inquirenti, l'attacco sarebbe stato commissionato dall'ex compagna della vittima, a causa di una controversia per l'affidamento del loro figlio. Caliendo, stando alle ricostruzioni, avrebbe realizzato l'ordigno e fornito il telecomando utilizzato per l'esplosione. Altre 45 persone sono coinvolte nell’inchiesta.
Nell'udienza di ieri presso il Tribunale di Napoli, la Procura ha chiesto una condanna a 10 anni per l'esecutore materiale dell'attentato.
L’attentato risale al 21 marzo 2023, quando una bomba artigianale è stata fatta esplodere nell’auto dell'ufficiale. Secondo gli inquirenti, l'attacco sarebbe stato commissionato dall'ex compagna della vittima, a causa di una controversia per l'affidamento del loro figlio. Caliendo, stando alle ricostruzioni, avrebbe realizzato l'ordigno e fornito il telecomando utilizzato per l'esplosione. Altre 45 persone sono coinvolte nell’inchiesta.
Nell'udienza di ieri presso il Tribunale di Napoli, la Procura ha chiesto una condanna a 10 anni per l'esecutore materiale dell'attentato.