BARI - Giovedì 31 ottobre, dalle 10:00 alle 13:00, è in programma un sit-in di protesta davanti alla sede dell’Ufficio Scolastico Regionale in via Castromediano, 123 a Bari. L’evento è promosso dalla Flc-Cgil Puglia come parte dello sciopero nazionale del personale di Scuola, Università, Ricerca e AFAM (Alta Formazione Artistica, Musicale e Coreutica), proclamato dalla Flc-Cgil a livello nazionale. Lo sciopero, che coinvolgerà oltre 40 città italiane, punta ad ottenere maggiori risorse per il rinnovo del Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro per il triennio scoperto 2022-2024.
Le richieste del Sindacato
La Flc-Cgil chiede un aumento delle risorse destinate ai settori della conoscenza per garantire il mantenimento del potere d’acquisto degli stipendi, che hanno subito un’erosione a causa dell’inflazione, salita oltre il 17% negli ultimi anni. Le risorse attualmente stanziate dal Governo, coprendo incrementi solo per il 5,78%, risultano insufficienti. Gianna Fracassi, segretaria generale della Flc-Cgil, ha ribadito la necessità di proteggere la dimensione nazionale del contratto di lavoro, opponendosi alla regionalizzazione dei settori dell’istruzione e della ricerca.
Stabilità e valorizzazione del personale
Tra le priorità indicate dalla Flc-Cgil vi sono la stabilizzazione dei lavoratori precari, la cancellazione dell’abuso dei contratti a termine, e il riconoscimento di pari diritti per il personale a tempo determinato. "La spesa in istruzione e ricerca non è un costo, ma un investimento," afferma il sindacato, che mira a combattere i tagli e promuovere la valorizzazione e la professionalizzazione del personale tramite una maggiore attenzione contrattuale e risorse dedicate.
Lo sciopero e il sit-in a Bari rappresentano un appello alla politica per dare priorità ai settori della conoscenza, rendendo stabile e qualificato il lavoro di migliaia di operatori che svolgono un ruolo cruciale nella formazione e nel progresso del Paese.