BARI - Il gruppo regionale di Fratelli d’Italia (FdI) ha replicato alle recenti dichiarazioni del consigliere Fabiano Amati in merito allo screening neonatale, sottolineando che l’audizione convocata è rivolta a dare voce ai genitori dei bambini affetti da malattie rare, come la leucodistrofia, piuttosto che a fare sfoggio di dibattiti politici.
La replica di Fratelli d’Italia
In una nota, FdI ha spiegato: “Leggiamo sempre con attenzione le dichiarazioni del collega Amati, ma questa volta, forse anche per colpa nostra nel non essere stati sufficientemente chiari, sono state più ‘colorite’ del solito. Visto l’argomento, avremmo preferito toni più istituzionali, soprattutto per rispetto verso i genitori dell’associazione ELA, che rappresenta malati e familiari colpiti da leucodistrofia, e che abbiamo chiamato in audizione."
Il ruolo del San Raffaele di Milano
FdI ha posto l’accento sull’importanza del San Raffaele di Milano, l’unico centro in Italia che tratta questa grave malattia rara, e ha evidenziato il bisogno di maggiore informazione riguardo l’esistenza dello screening neonatale obbligatorio in Puglia. "Non è irrilevante che la comunità scientifica più importante sulla malattia non sappia che in Puglia lo screening è già obbligatorio, con il risultato che i genitori pugliesi ricevono informazioni errate e vengono invitati ad attivarsi per ottenere servizi che già esistono nella nostra regione."
Un appello alla sensibilizzazione
La dichiarazione chiarisce che non c'era alcuna intenzione di attribuire colpe, meno che mai ad Amati. "Il nostro intento era sollecitare la Regione Puglia a informare meglio i genitori pugliesi sui servizi sanitari offerti alla nascita, e anche far sapere che a Milano, al San Raffaele, c’è una speranza per chi ha figli affetti da questa malattia rara."