TALAVERA DE LA REINA, SPAGNA - Un influencer britannico è morto precipitando dopo essersi arrampicato su uno dei ponti più alti della Spagna senza dispositivi di sicurezza. Domenica 13 ottobre 2024, Lewis Stevenson stava scalando il ponte Castilla La Mancha a Talavera de la Reina, nel tentativo di scattare una foto spericolata, quando è tragicamente morto. Il ventiseienne, che si arrampicava per divertimento da oltre cinque anni, era stato avvisato dalla sua famiglia di non arrampicarsi sul ponte alto 192 metri, ma nonostante le loro suppliche disperate, ha accettato la sfida. "Abbiamo cercato tutti di dissuaderlo. Cercavamo sempre di dissuaderlo dal fare certe cose, ma era fatto così", ha detto ai media il nonno di Lewis, Clifford Stevenson, 70 anni.
"Gli piaceva farlo, andava sempre là convinto che tutto sarebbe andato bene. “Ha fatto quello che ha fatto per il suo piacere personale. Non ha ricevuto soldi per questo, era un avventuriero”. Le foto pubblicate da Lewis sui social media mostrano il giovane britannico impegnato in vari numeri spericolati, tra cui uno in cima a un grattacielo di New York e un altro appoggiato a una trave di metallo che domina la City di Londra. Una delle sue acrobazie più recenti, nota anche come "rooftopping", è avvenuta il 3 ottobre in cima a una tribuna del Nottingham Forest.
Le autorità spagnole hanno affermato che Lewis era accompagnato da un amico di 24 anni. Si dice che i due fossero a un quarto del ponte di 192 metri prima che perdesse la presa e cadesse. Per Giovanni D'Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, il tragico incidente è l’ennesima prova di una strage silenziosa da selfie. Video e diretta Facebook, incidenti che continuano, una messa in fila di vite sprecate, che davvero è difficile da decifrare con qualsiasi parametro riconducibile al buonsenso della persona umana.
"Gli piaceva farlo, andava sempre là convinto che tutto sarebbe andato bene. “Ha fatto quello che ha fatto per il suo piacere personale. Non ha ricevuto soldi per questo, era un avventuriero”. Le foto pubblicate da Lewis sui social media mostrano il giovane britannico impegnato in vari numeri spericolati, tra cui uno in cima a un grattacielo di New York e un altro appoggiato a una trave di metallo che domina la City di Londra. Una delle sue acrobazie più recenti, nota anche come "rooftopping", è avvenuta il 3 ottobre in cima a una tribuna del Nottingham Forest.
Le autorità spagnole hanno affermato che Lewis era accompagnato da un amico di 24 anni. Si dice che i due fossero a un quarto del ponte di 192 metri prima che perdesse la presa e cadesse. Per Giovanni D'Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, il tragico incidente è l’ennesima prova di una strage silenziosa da selfie. Video e diretta Facebook, incidenti che continuano, una messa in fila di vite sprecate, che davvero è difficile da decifrare con qualsiasi parametro riconducibile al buonsenso della persona umana.
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