BARI - “La patente a crediti che da oggi parte nell’edilizia e nei cantieri mobili è uno strumento fortemente voluto dalla Cisl e dalla Filca che consentirà di qualificare il settore delle costruzioni grazie a un sistema che ne prevede la sospensione in caso di infortuni che causano inabilità permanente e la riduzione dei crediti in caso di incidenti”. Lo ha detto oggi il leader Cisl Luigi Sbarra intervenendo a Bari alla Fiera del Levante alla tavola rotonda organizzata dalla Cisl Puglia sul tema ‘Lavoro dignitoso, partecipazione, salute e sicurezza per una crescita sostenibile dei territori’. “Ma ora bisogna estenderla in tutti i settori, fare più controlli e ispezioni, assumere maggiore personale, dare più poteri ai rappresentanti dei lavoratori nelle aziende, costruire un grande accordo per incrementare le ore di formazione obbligatoria per imprenditori e lavoratori, investire molto di più in prevenzione e cultura della sicurezza, a partire dalle scuole”, ha aggiunto. “Sfidiamo il Governo, le associazioni datoriali e tutti i nostri interlocutori - ha continuato Sbarra - a convergere in un perimetro comune di impegno e corresponsabilità contro ogni antistorico conservatorismo”.
“Bisogna allargare gli spazi di partecipazione, lasciandoci definitivamente alle spalle un Novecento caratterizzato solo da antagonismo e massimalismo tra imprese e lavoratori , tracciando un solco netto e non più valicabile rispetto ad un’epoca segnata dal conflitto tra capitale e lavoro, dalla logica inevitabile e permanente della divisione pregiudiziale e della contrapposizione per entrare pienamente nella stagione della partecipazione, ha sottolineato il sindacalista che ha ringraziato la Cisl Puglia “per aver voluto organizzare, in un contesto prestigioso come la Fiera del Levante, un momento prezioso di riflessione sulle prospettive di questo territorio e del Paese. Il Mezzogiorno sta dando segnali incoraggianti a livello produttivo ed occupazionale che ora vanno sostenuti mettendo a sistema e coordinando tra loro tutti gli strumenti. Occorre una maggiore crescita, più investimenti pubblici e privati, qualità, stabilità e sicurezza sul lavoro, formazione delle competenze, innovazione, nuove tecnologie, infrastrutture, una nuova politica industriale, sostenibilità ambientale. Bisogna spendere bene le tante risorse del Pnrr, assumendo giovani e donne negli enti locali, P.A, sanità, istruzione. Questa è la strada per fermare anche la fuga dei nostri giovani dal Sud”, ha concluso Sbarra.
Alla tavola rotonda sono intervenuti Sergio Fontana, Presidente Confindustria Puglia, Donato Pentassuglia, Assessore regionale, Vito Montanaro, Direttore Dipartimento Salute Regione Puglia, Marco Lacarra, Deputato della Repubblica, Giuseppe Gigante, Direttore Inail Puglia, Ignazio Zullo, Senatore della Repubblica.
“La salute e la sicurezza dei lavoratori restano al centro del nostro impegno sindacale – ha osservato il Segretario generale della Cisl Puglia, Antonio Castellucci. È assolutamente indispensabile favorire il dialogo tra tutte le parti interessate e in tal senso, auspichiamo una maggiore collaborazione con la regione Puglia, affinché venga dato seguito a quanto sottoscritto nel protocollo sulla sanità e sulle infrastrutture. Inoltre, continua a preoccuparci l’incremento degli infortuni mortali sul lavoro. In Puglia, da gennaio a luglio scorso, sono stati 26. Questa scia di sangue va fermata con azioni di sensibilizzazione e con maggiori controlli. Dall’inverno demografico alla crisi migratoria dei giovani, dalla disoccupazione femminile al lavoro nero continueremo ad impegnarci per contribuire ad individuare azioni di contrasto rispetto a questi fenomeni.~La partecipazione, il patto sociale e l’azione sindacale in ogni contesto lavorativo e sociale sono i nostri pilastri, così come il sostegno incondizionato ai lavoratori, alle famiglie, agli anziani, agli immigrati ed in particolare ai giovani e alle donne. Nel 2023, è risultato occupato il 37,1% delle donne, rispetto al 64,4% degli uomini. Siamo di fronte ad una situazione inaccettabile. La Cisl Puglia non intende abbassare la guardia su questi temi che sono cruciali e toccano la qualità della vita delle persone”.
“Bisogna allargare gli spazi di partecipazione, lasciandoci definitivamente alle spalle un Novecento caratterizzato solo da antagonismo e massimalismo tra imprese e lavoratori , tracciando un solco netto e non più valicabile rispetto ad un’epoca segnata dal conflitto tra capitale e lavoro, dalla logica inevitabile e permanente della divisione pregiudiziale e della contrapposizione per entrare pienamente nella stagione della partecipazione, ha sottolineato il sindacalista che ha ringraziato la Cisl Puglia “per aver voluto organizzare, in un contesto prestigioso come la Fiera del Levante, un momento prezioso di riflessione sulle prospettive di questo territorio e del Paese. Il Mezzogiorno sta dando segnali incoraggianti a livello produttivo ed occupazionale che ora vanno sostenuti mettendo a sistema e coordinando tra loro tutti gli strumenti. Occorre una maggiore crescita, più investimenti pubblici e privati, qualità, stabilità e sicurezza sul lavoro, formazione delle competenze, innovazione, nuove tecnologie, infrastrutture, una nuova politica industriale, sostenibilità ambientale. Bisogna spendere bene le tante risorse del Pnrr, assumendo giovani e donne negli enti locali, P.A, sanità, istruzione. Questa è la strada per fermare anche la fuga dei nostri giovani dal Sud”, ha concluso Sbarra.
Alla tavola rotonda sono intervenuti Sergio Fontana, Presidente Confindustria Puglia, Donato Pentassuglia, Assessore regionale, Vito Montanaro, Direttore Dipartimento Salute Regione Puglia, Marco Lacarra, Deputato della Repubblica, Giuseppe Gigante, Direttore Inail Puglia, Ignazio Zullo, Senatore della Repubblica.
“La salute e la sicurezza dei lavoratori restano al centro del nostro impegno sindacale – ha osservato il Segretario generale della Cisl Puglia, Antonio Castellucci. È assolutamente indispensabile favorire il dialogo tra tutte le parti interessate e in tal senso, auspichiamo una maggiore collaborazione con la regione Puglia, affinché venga dato seguito a quanto sottoscritto nel protocollo sulla sanità e sulle infrastrutture. Inoltre, continua a preoccuparci l’incremento degli infortuni mortali sul lavoro. In Puglia, da gennaio a luglio scorso, sono stati 26. Questa scia di sangue va fermata con azioni di sensibilizzazione e con maggiori controlli. Dall’inverno demografico alla crisi migratoria dei giovani, dalla disoccupazione femminile al lavoro nero continueremo ad impegnarci per contribuire ad individuare azioni di contrasto rispetto a questi fenomeni.~La partecipazione, il patto sociale e l’azione sindacale in ogni contesto lavorativo e sociale sono i nostri pilastri, così come il sostegno incondizionato ai lavoratori, alle famiglie, agli anziani, agli immigrati ed in particolare ai giovani e alle donne. Nel 2023, è risultato occupato il 37,1% delle donne, rispetto al 64,4% degli uomini. Siamo di fronte ad una situazione inaccettabile. La Cisl Puglia non intende abbassare la guardia su questi temi che sono cruciali e toccano la qualità della vita delle persone”.
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