GALLIPOLI - È scattato l’allarme nel Mar di Gallipoli per la scoperta di un nuovo abitante nelle acque italiane: il Pesce Scorpione (Pterois Miles). Si tratta di una specie esotica, originaria dell’Oceano Indiano, diffusa nelle acque tropicali del Mar Rosso e del Golfo Persico. La sua presenza nel Mediterraneo, dove è classificato come specie “aliena”, è stata resa possibile attraverso il canale di Suez, che ha favorito l’intrusione di diverse specie non autoctone in questo bacino. In Italia, il Pesce Scorpione è stato avvistato per la prima volta nel 2016 in Sicilia e nel 2018 in Puglia, ma successivamente non erano più stati segnalati altri esemplari fino a poche settimane fa.
La conferma dell’avvistamento a Gallipoli è arrivata grazie a un video pubblicato il 30 ottobre 2024 dai pescatori locali, che hanno voluto diffondere l’allerta sui social. Ma non è un caso isolato: nelle ultime settimane, due esemplari di pesce scorpione sono stati segnalati anche in Calabria, uno nelle acque di Le Castella (Crotone), trovato intrappolato nelle reti di un pescatore che ha avvisato immediatamente l’associazione Isola Ambiente Apnea, e un altro esemplare avvistato durante un’immersione ricreativa al largo di Marina di Gioiosa Ionica, in provincia di Reggio Calabria.
Un pesce esotico e velenoso: i rischi per l’ecosistema e la sicurezza
Il pesce scorpione, noto per le sue lunghe spine velenose sulla zona dorsale, anale e pelvica, rappresenta una potenziale minaccia sia per l’ecosistema marino mediterraneo sia per i bagnanti e i subacquei. La puntura delle sue spine può causare gravi reazioni, e in rari casi può anche risultare letale. Per quanto sia commestibile, la presenza delle spine velenose richiede particolare attenzione da parte di chiunque si avvicini a questi pesci.
Questi nuovi avvistamenti rientrano nella campagna di allerta "Attenti a quei 4!", promossa dall’ISPRA e dall’Istituto per le risorse biologiche e biotecnologiche marine del CNR. L'iniziativa mira a sensibilizzare la popolazione sull’aumento di specie tropicali non autoctone nel Mediterraneo e a favorire la pronta segnalazione di questi pesci alieni alle autorità . Insieme al pesce scorpione, infatti, altre tre specie tropicali sono ormai presenti nel Mediterraneo: il pesce palla maculato, il pesce coniglio scuro e il pesce coniglio striato, tutti provenienti dall’Oceano Indiano.
Invito alla cittadinanza: segnalazioni e prevenzione
Giovanni D'Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti,” invita chiunque avvisti o catturi un pesce scorpione o una delle altre specie esotiche a inviare documentazione fotografica o video tramite WhatsApp al numero 3889411240 o attraverso il gruppo Facebook “Sportello dei Diritti”. Si tratta di un contributo prezioso per monitorare la diffusione di queste specie e contenere i potenziali rischi per le persone e la biodiversità marina.
Video dell’avvistamento
È possibile visualizzare il video del recente avvistamento del pesce scorpione pescato a Gallipoli all’indirizzo: https://www.itemfix.com/v?t=njuugy&jd=1.
Con la crescente presenza di specie tropicali nei nostri mari, l’attenzione resta massima per evitare che queste nuove presenze possano alterare l’equilibrio marino e rappresentare un rischio per la salute pubblica.