BARI - La Corte dei Conti della Puglia ha condannato Mario Lerario, ex responsabile della Protezione Civile pugliese, a risarcire la Regione Puglia con una cifra di mezzo milione di euro per "danno da disservizio". La decisione arriva in seguito alle indagini che hanno evidenziato un uso improprio del suo tempo lavorativo, con gravi ripercussioni sull’efficienza del suo incarico.
Secondo quanto accertato, Lerario avrebbe dedicato il 15% del tempo di lavoro, nei due anni antecedenti il suo arresto in flagranza nel dicembre 2021, a gestire appalti truccati e a eludere le indagini condotte dalla Procura di Bari. L'operato dell’ex dirigente avrebbe quindi arrecato un danno non solo economico, ma anche organizzativo all’intero sistema della Protezione Civile regionale, compromettendo la fiducia nella gestione delle emergenze e dei servizi essenziali.
Attualmente, Lerario si trova ai domiciliari, con permesso di lavoro, mentre proseguono gli accertamenti sulle sue condotte illecite. Questa sentenza della Corte dei Conti rappresenta un importante passo per il recupero del danno economico subito dalla Regione Puglia, segnando al contempo un richiamo alla responsabilità e all’integrità necessarie nei ruoli pubblici di rilievo.
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