Bari, inchiesta sulla morte di Soumaoro: 9 indagati per omicidio colposo

BARI - Sono 9 le persone indagate nell’inchiesta per omicidio colposo avviata per fare chiarezza sulla morte di Soumaoro Bangaly, il 33enne di origini guineane ospite del Cara di Palese, deceduto presso l'ospedale San Paolo di Bari dopo aver ingerito diverse pile come atto di autolesionismo.

Bangaly era stato portato d’urgenza in ospedale, dove era in attesa di un intervento chirurgico, ma il suo cuore ha cessato di battere prima che l'operazione potesse aver luogo. Le indagini ora si concentrano sulla tempestività delle cure ricevute dal giovane e sul possibile ritardo del trasporto in ospedale. Sarà compito degli inquirenti stabilire se ci siano responsabilità penali legate a eventuali disservizi nel trattamento medico.

La protesta dei migranti al Cara di Palese

Il decesso di Soumaoro ha scatenato una forte reazione tra gli ospiti del Centro di Accoglienza per Richiedenti Asilo (Cara) di Palese. Nei giorni successivi alla morte, molti migranti hanno dato vita a una protesta che ha coinvolto una marcia fino alla Prefettura di Bari. Una delegazione è stata ricevuta dalle autorità per esprimere le proprie preoccupazioni riguardo alle condizioni di vita all’interno del centro, chiedendo miglioramenti nelle strutture e nei servizi offerti ai richiedenti asilo.

Le indagini sull’omicidio colposo, dunque, si intrecciano con una più ampia discussione sui diritti e sulle condizioni di vita dei migranti nelle strutture di accoglienza. La morte di Soumaoro Bangaly solleva interrogativi sulla gestione sanitaria e l’assistenza nei centri di accoglienza, mentre la protesta dei migranti evidenzia il bisogno di interventi urgenti per migliorare la qualità della vita e delle cure all'interno del Cara di Palese.