BARI - La Guardia di Finanza di Bari ha eseguito un decreto di sequestro finalizzato alla confisca diretta o per equivalente, nei confronti di un cittadino barese e del suo nucleo familiare, per un valore complessivo di 100mila euro. Tra i beni sequestrati figurano disponibilità finanziarie, denaro, oggetti di valore custoditi in cassette di sicurezza e un immobile.
La vicenda giudiziaria
Il provvedimento trae origine da una sentenza definitiva della Corte d’Appello di Bari, divenuta irrevocabile nel marzo 2021, che aveva condannato l’uomo per una rapina avvenuta nel 2013 ai danni di un furgone blindato della società IVRI.
L’assalto, orchestrato con altri complici, si era svolto in modo spettacolare e violento sull’autostrada A14. Durante l’azione criminale, i malviventi avevano bloccato la carreggiata utilizzando due autoarticolati dati alle fiamme. Diversi colpi di arma da fuoco erano stati esplosi, mentre il furgone blindato veniva sventrato con una fiamma ossidrica. I rapinatori erano riusciti a sottrarre numerosi plichi contenenti valori per un ammontare complessivo di circa due milioni di euro.
Accertamenti patrimoniali
Le indagini successive alla condanna hanno rivelato una marcata sproporzione tra il reddito dichiarato dall’individuo e il patrimonio accumulato, facendo presupporre che quest’ultimo fosse frutto di proventi illeciti, riconducibili anche alla rapina del 2013.
Dettagli del sequestro
Il decreto di sequestro, eseguito dalla Guardia di Finanza, comprende:
- disponibilità finanziarie e somme di denaro,
- beni di valore custoditi in cassette di sicurezza,
- un immobile di proprietà del nucleo familiare.
L’operazione rientra nelle attività di contrasto ai patrimoni illeciti, dimostrando l’impegno delle forze dell’ordine nel recuperare risorse frutto di attività criminali e nel garantire la sicurezza economica e sociale del territorio.