'Basta con le aggressioni': CISL FP denuncia ennesima violenza contro infermiere a Taranto e chiede interventi immediati alla ASL

TARANTO – Ennesima aggressione ai danni di un operatore sanitario all’Ospedale Santissima Annunziata di Taranto. Ieri, al Pronto Soccorso, un infermiere è stato colpito da un violento schiaffo mentre svolgeva il proprio lavoro, un gesto che evidenzia ancora una volta la gravità delle condizioni di sicurezza in cui il personale sanitario è costretto a operare.

La CISL FP Taranto Brindisi non tarda a esprimere la propria indignazione e solidarietà verso il collega aggredito. “Non è più tollerabile – dichiara il sindacato – che chi si dedica alla salute e al benessere della collettività debba lavorare in costante pericolo”.

Una situazione logistica insostenibile

Al centro della denuncia della CISL FP c’è la criticità logistica del Pronto Soccorso, in particolare la seconda postazione del triage. Questa postazione, priva di adeguate misure di sicurezza, non può essere chiusa come la prima, lasciando gli operatori esposti a episodi di violenza. Un rischio inaccettabile sia per gli infermieri sia per i pazienti, che richiede interventi urgenti e risolutivi da parte dei vertici della ASL Taranto.

“La misura è colma – sottolinea il sindacato – e i lavoratori non possono più essere lasciati soli ad affrontare una gestione che non tutela né loro né gli utenti”.

Proposte e richieste di intervento immediato

Per affrontare e risolvere il problema, la CISL FP propone l’istituzione di un tavolo permanente di confronto con il coinvolgimento delle rappresentanze sindacali, della prefettura e delle autorità competenti. L’obiettivo è identificare rapidamente soluzioni strutturali e organizzative per eliminare le situazioni di rischio che favoriscono le aggressioni.

“Ogni giorno i nostri colleghi operano in condizioni di stress e disagio enormi. È inaccettabile che debbano temere anche per la propria incolumità fisica”, afferma il segretario della CISL FP Taranto Brindisi. “La violenza contro gli operatori sanitari deve cessare immediatamente. È una questione di rispetto e di tutela della sicurezza sul lavoro”.

Un apprezzamento per le forze dell’ordine

Il sindacato ha anche elogiato il tempestivo intervento dei militari, che hanno identificato l’aggressore, rinnovando la propria vicinanza al collega aggredito e garantendo tutto il supporto necessario in questo momento difficile.

Lotta continua per la sicurezza

“La CISL FP continuerà a battersi per garantire la sicurezza degli operatori sanitari e dei pazienti, affinché episodi di questo tipo non si ripetano più”, conclude la nota. “Non vogliamo più dover piangere nessun altro collega ferito o aggredito”.

La sicurezza degli operatori è un diritto fondamentale che non può essere ulteriormente ignorato. È tempo di passare dalle parole ai fatti per tutelare chi ogni giorno lavora in prima linea per il bene della comunità.

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