Deamericanizzarsi? Si può!
TheDigitalArtist/Pixabay |
Lotengolobutto. Lobuttolotengo.
Periodicamente, quando facciamo un’incursione nelle nostre soffitte o cantine, troviamo roba che non ci serve e non ci servirà in futuro, di cui decidiamo di disfarci.
Siamo nella stessa situazione storica. Dobbiamo liberarci della subcultura coloniale, deamericanizzarci. I paradigmi culturali che ci hanno imposto e di cui siamo impastati, sono etimologicamente esausti, ingombranti. Hanno provocato sudditanza e smarrimento identitario. Dobbiamo assolutamente sbarazzarcene.
Beatiful, fuck-in! Con la sua idea di famiglia “aperta”, edonista, nichilista, dove tutti lo fanno con tutti. Da cestinare anche i filmacci tutti violenza gratuita, muscoli (costruiti in palestra). Alla Rocky e Rambo.
Come una camicia sporca, dobbiamo sfilarci l’americano che è in noi e che ci condiziona in tutto e per tutto essendo il mainstream.
Lobuttolotengo? Lotengolobutto?
Anche gli scrittori sono da rottamare, quelli imposti con la forza del marketing: Dan Brown e Michael Crichton. Salviamo invece i grandi: Mark Twain, Walt Withman, Steinbeck, Faulkner, Dos Passos, Caldwell, Hemingway.
E i cantanti: via Lady Gaga, si a Joan Baez.
Basta relativismi culturali. Dobbiamo recuperare la nostra identità e specificità. E i valori con la “v” maiuscola. La spiritualità per dire. Occorre anche ricambiare la classe politica, ma senza il ritorno al proporzionale puro (il bipolarismo è fallito, ha provocato governi tecnici e assenteismo) è impossibile: i sistemi elettorali degli sbarramenti e delle firme lo impediscono de facto. Garantisce sempre gli stessi, per questo siamo nella palude e l’acqua puzza.
Dagli USA apprendiamo che i ragazzi sono usciti dai college per andare a votare Trump. Hanno detto basta al woke, al politically correct, all’lgbtq+, Basta confusione sull’identità sessuale, pericolosi traffici eugenetici venduti sotto forma di diritti. Basta feticismo. Basta pericolosi vuoti esistenziali.
Dicono: Trump è nazista, In che cosa, dove, come lo si evince? Noi invece abbiamo grande speranza. Fare peggio di Biden e i dem, fra guerre e pandemie, è impossibile. Ergo, potrebbe far meglio. Intanto ha già riconosciuto la Crimea come regione della Russia. E ha un piano per il “the end” della guerra in Ucraina.
Certo, ha subìto due-tre attentati nel Paese dove chi va alla Casa Bianca a volte non muore nel suo letto, forse ne subirà altri. Ha contro mezzo mondo (mediatico e deep state). Ma Trump, per fare l’America “great again“, potrebbe far finire le guerre. Salvarla, riposizionarla nel mondo multipolare in progress. In God We Trust!