Dimensionamento scolastico: la Puglia verso nuovi tagli, sindacati in sciopero il 29 novembre

BARI - La scuola pugliese si trova nuovamente a fronteggiare i pesanti effetti del dimensionamento scolastico, con 18 istituzioni scolastiche destinate alla chiusura o all’accorpamento nel 2025/26, salvo interventi normativi in extremis. La situazione è stata discussa lunedì scorso durante la consultazione sindacale presso l’Assessorato regionale all’Istruzione.

I numeri dei tagli

Il Decreto Interministeriale n. 127 del 30 giugno 2023 prevede un adeguamento della rete scolastica regionale che comporta non solo le 4 riduzioni già programmate per il prossimo anno, ma anche le 14 sospese lo scorso anno grazie a una deroga temporanea inserita nel decreto "Milleproroghe" di fine 2023.

La mappa dei tagli per il 2025/26 interessa tutte le province pugliesi:

  • 4 tagli a Bari,
  • 4 a Foggia,
  • 2 nella BAT e a Brindisi,
  • 3 a Lecce,
  • 3 a Taranto.

Questa volta, il dimensionamento non risparmierà nemmeno le scuole secondarie di secondo grado, dopo che lo scorso anno ha colpito soprattutto il primo ciclo di istruzione.

I problemi causati dai tagli

Le organizzazioni sindacali hanno espresso preoccupazione per le conseguenze di questi provvedimenti:

  • Perdita di continuità didattica e titolarità dei docenti, con il rischio di sovrannumerarietà ed esuberi.
  • Riduzione dei servizi essenziali: sorveglianza, mensa nei tempi pieni e assistenza per gli studenti fragili.
  • Accorpamenti incoerenti, come quelli tra istituti tecnici, professionali e licei, che potrebbero penalizzare l’efficacia educativa e le iscrizioni.
  • Tagli agli organici: previsti 5000 posti in meno per i docenti e 3000 per il personale ATA a livello nazionale, con una stima di 600-700 posti in meno in Puglia solo nel prossimo anno scolastico.

Inoltre, le norme sul pensionamento nella bozza di legge di bilancio, che prevedono un innalzamento dell’età pensionabile fino a 67 anni e la possibilità di restare in servizio fino a 70 anni, rischiano di bloccare il turnover e rallentare la stabilizzazione del personale precario.

Critiche al processo decisionale

I sindacati denunciano che il processo di consultazione non ha adeguatamente coinvolto le scuole e gli organi collegiali, lasciando spesso inascoltati i pareri delle comunità scolastiche.

Sciopero del 29 novembre

Per contrastare il dimensionamento e le misure collegate della legge di bilancio, i sindacati hanno indetto uno sciopero generale della categoria per venerdì 29 novembre, con manifestazioni nei capoluoghi di provincia della regione.

"La scuola pugliese non può sopportare un’altra ondata di tagli che ne comprometterebbe l’efficacia e il futuro", dichiarano i sindacati, rilanciando la necessità di un confronto più partecipato e soluzioni alternative.

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