"Pochi giorni fa ho depositato in Senato tre emendamenti al Dl Fiscale, strettamente collegato alla Legge di Bilancio, volti a restituire al capoluogo ionico le risorse utili alla buona riuscita della XX Edizione dei Giochi del Mediterraneo di Taranto 2026. Più volte in questi mesi ho adito i competenti ministeri e gli attori istituzionali protagonisti di uno dei pastrocchi più indimenticabili della storia italiana che, avendo accumulato ritardi su ritardi, rischiano di orbare al territorio una grandissima opportunità di sviluppo. Con il mio intervento ho chiesto, quindi, all'Assemblea, di approvare lo stanziamento di complessivi altri 30 milioni di euro, ripartiti in ossequio alle reali esigenze dell'hinterland tarantino in vista del grande appuntamento. Per cominciare, si propone di destinare 5 milioni di euro alla riqualificazione e all'adeguamento degli impianti sportivi esistenti, da destinare alle persone diversamente abili e alle associazioni sportive minori, più altri 10 milioni di euro a valere sui Fondi di Sviluppo e Coesione per i medesimi fini. È importante non dimenticare che manifestazioni sportive di grande rilievo come questa non mirano soltanto alla competizione sportiva in sé, ma fungono da occasione propizia al benessere e allo sviluppo della collettività ospitante. O almeno, questo, fu il modo di concepire i Giochi da parte del MoVimento 5 Stelle e del Governo Conte II, quando decise di portarli a Taranto. Ci rendiamo conto che, tuttavia, il Governo Meloni non condivide con noi la visione di sviluppo, welfare e sussidiarietà , ma non è una novità . Infine, è stato altresì chiesto di incrementare di altri 15 milioni di euro l'autorizzazione di spesa, sempre a valere sui Fsc, a favore dell’aeroporto Arlotta di Grottaglie allo scopo di garantire la continuità territoriale e migliorare l’accessibilità al capoluogo ionico. La provincia di Taranto, infatti, convive con un isolamento territoriale che rende difficoltosi gli spostamenti ordinari dei propri residenti e non solo. Gli interventi promessi e mai attuati sulla SS100, tristemente nota come una “strada della morte”, la lontananza dall'accesso alle Autostrade, i binari vetusti, lo scarso numero di convogli e i cattivi collegamenti con gli aeroporti di Brindisi e Bari, oltre alla mancata apertura dello scalo aeroportuale tarantino ai voli di linea, sono urgenze a cui lo stesso Governo non ha ancora dato soluzione, nonostante le diverse proposte normative e le interrogazioni parlamentari presentate, tutte rimaste lettera morta in sfregio ai bisogni e alle necessità dei cittadini di Taranto e della Puglia, soprattutto in vista dei Giochi".
Lo afferma in un comunicato stampa il Sen. Mario Turco, Vicepresidente del MoVimento 5 Stelle, nonché Coordinatore del Comitato Economia, Lavoro e Impresa.