Gaza: Save the Children condanna l'uccisione di un membro dello staff in un attacco aereo israeliano

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È con profonda tristezza che confermiamo che un membro dello staff di Save the Children è stato ucciso oggi in un attacco aereo israeliano a Khan Younis, il secondo collega di Save the Children ucciso a Gaza dall'inizio della guerra.  

Ahmad Faisal Isleem Al-Qadi, 39 anni, lavorava per il team amministrativo di Gaza dal maggio 2024. È stato ucciso nel primo pomeriggio di sabato mentre tornava a casa dalla moglie e dalla figlia di tre anni dalla moschea. Sabato sono state uccise fino a 17 persone in almeno due attacchi separati a Khan Younis.

Ahmad, che era sordo, sarà ricordato per la sua determinazione ad aiutare gli altri, per il suo orgoglio per la figlia e per la sua capacità di illuminare le giornate degli altri. Aveva condiviso con i colleghi il sogno di ricostruire la sua casa, distrutta da un precedente attacco aereo.

Ahmad è il secondo membro del personale di Save the Children ucciso da un attacco aereo israeliano dall'inizio della guerra nell'ottobre 2023. Sameh Ewaida, 39 anni, sua moglie, i suoi quattro figli e i membri della sua famiglia allargata sono stati uccisi nel dicembre 2023 quando è stato colpito il loro edificio residenziale.

 “Non ci sono parole abbastanza forti per esprimere il dolore e l'indignazione che proviamo per la perdita di Ahmad in un attacco aereo israeliano. Era un membro prezioso della nostra squadra e amato da tutti coloro che lo hanno conosciuto”, ha dichiarato Inger Ashing, CEO di Save the Children International. 

“Condanniamo questo attacco con la massima fermezza e chiediamo un'indagine. Questa guerra è stata la più letale per quanto riguarda l'uccisione di operatori umanitari e delle Nazioni Unite, con almeno 337 vittime dall'ottobre 2023. La violenza contro i civili e gli operatori umanitari è inaccettabile e deve cessare. Deve esserci un cessate il fuoco. Ci deve essere un'assunzione di responsabilità”.

Save the Children fornisce servizi essenziali e supporto ai bambini palestinesi dal 1953, è presente in maniera continuativa nei Territori Palestinesi Occupati dal 1973. Opera a Gaza e in Cisgiordania.

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