Lecce, due tonnellate di materiale esplosivo custoditi in un appartamento

LECCE - Un'importante operazione di sicurezza condotta dai Carabinieri ha portato al sequestro di oltre 2 tonnellate di materiale esplosivo, rinvenuto all'interno di un'abitazione. Il blitz è stato effettuato in seguito a indagini che hanno sollevato dei sospetti su un uomo di 38 anni, il quale è stato arrestato durante l'operazione.

Nel pomeriggio di ieri, a Ugento, è stata condotta un'operazione di controllo che ha portato all'arresto in flagranza di reato di un 38enne del luogo per possesso illegale di sostanze esplosive e artifici pirotecnici.

L'intervento è stato condotto dai Carabinieri della Compagnia di Casarano e dagli Artificieri Antisabotaggio del Comando Provinciale di Lecce. Segna un passo significativo nella salvaguardia della sicurezza pubblica e della legalità.

Le perquisizioni sono state eseguite nei locali-deposito di cui l'arrestato è titolare. L’attività di P.G. ha portato alla scoperta di un ingente quantitativo di materiale esplosivo vietato e di articoli pirotecnici di produzione clandestina.

Inoltre, in un garage adiacente alla sua abitazione, sono stati rinvenuti circa 2.100 grammi di polvere nera di prima categoria e 12 petardi di fabbricazione non autorizzata. Inoltre, sono stati scoperti 15 kg di artifici pirotecnici del tipo T1, spezzoni di miccia pirotecnica e altro materiale destinato alla produzione di artifici, tra cui due dispositivi smontati e privi di sicurezze.

L'operazione ha svelato ulteriori evidenze sull'elevata pericolosità della situazione poiché, all'interno di un magazzino della sua abitazione, sono state rinvenute circa 2.304 cartucce da caccia, dispositivi di controllo per l'accensione di artifici pirotecnici e micce. Ancora più preoccupante è la scoperta di un furgone, non marciante, adiacente all'abitazione, utilizzato come deposito per circa 1.300 kg di materiale esplosivo non classificato, insieme a 49 artifici pirotecnici artigianali e numerosi mortai da lancio.

Da sottolineare che la prossimità dei luoghi di stoccaggio del materiale esplosivo ad abitazioni civili mette a rischio la sicurezza della popolazione, sollecitando un intervento tempestivo da parte degli uomini dell’Arma. A seguito dell'arresto, sono state sequestrate 19 armi regolarmente detenute dall’arrestato, insieme ai relativi titoli abilitativi.

Al termine delle formalità di rito, il giovane è stato arrestato e, su disposizione del Pubblico Ministero di turno presso la Procura della Repubblica di Lecce che conduce le indagini, è stato sottoposto alla misura cautelare degli arresti domiciliari. Il materiale pericoloso rinvenuto sarà distrutto dagli artificieri, mentre quello classificato sarà custodito in un deposito giuridico autorizzato, a garanzia della sicurezza pubblica.

L’intervento immediato degli artificieri dei Carabinieri sottolinea l'importanza della prontezza operativa della Benemerita nel prevenire situazioni che potrebbero mettere in pericolo la sicurezza pubblica.

La scoperta di un così elevato quantitativo di materiale esplosivo e la sua vicinanza a zone abitate rappresenta un grave allarme per la comunità locale. L'operazione non solo ha portato alla rimozione immediata di rischi potenziali per i cittadini, ma ha anche attivato un monitoraggio più attento delle attività sospette in tutta la provincia salentina, contribuendo a un clima di maggiore sicurezza. Le indagini continueranno per accertare eventuali collegamenti o complici, mentre la comunità di Ugento può ora sentirsi più sicura.

I Carabinieri restano fermamente determinati a mantenere un territorio sicuro e rispettoso della legalità. L’attività investigativa ha sicuramente evitato situazioni di potenziale pericolo che può sfociare in tragedie, come è avvenuto pochi giorni orsono in provincia di Napoli. Tale attività è l’inizio di controlli serrati organizzati dall’Arma salentina per prevenire situazioni di pericolo connesse all’utilizzo illecito e superficiale dei fuochi di artificio che hanno interessato anche in passato la nostra provincia, nel periodo natalizio.

È importante sottolineare che il procedimento si trova nella fase preliminare e che l’eventuale colpevolezza in ordine ai reati contestati, dovrà essere accertata in sede di processo nel contraddittorio tra le parti.