LECCE - “Non ci sono più parole per descrivere la nostra rabbia e il dolore di fronte all’ennesimo incidente mortale verificatosi questa mattina in un cantiere edile a Lecce ai danni di un lavoratore di 72 anni”, dicono il Coordinatore territoriale della Uil di Lecce, Mauro Fioretti, e il Segretario generale della Feneal-Uil di Lecce, Salvatore Listinge. “Sappiamo tutti che il settore edile è più assoggettato ad incidenti gravissimi, molti dei quali, purtroppo, mortali. E allora com’è possibile che, a un’età così avanzata, si debba ancora rischiare la vita sul lavoro? La morte di quest’uomo deve farci interrogare non solo sui cronici problemi della sicurezza dei cantieri, - sottolineano Fioretti e Listinge - ma anche su un’altra realtà a nostro avviso inaccettabile: è giusto che i lavoratori anziani debbano affrontare situazioni lavorative che mettono a repentaglio la loro vita? Non è questa una sconfitta del nostro sistema sociale e previdenziale?
È urgente un’attenzione su questo da parte del Governo, è necessario un impegno serio e immediato per rivedere le condizioni di lavoro degli anziani, garantendo loro la possibilità di vivere gli ultimi anni della propria vita con dignità e sicurezza, senza dover rischiare la propria salute e la propria vita su un cantiere. Così come è necessario aumentare le ispezioni, intervenire sulla formazione e la precarietà , nonché istituire il reato di omicidio sul lavoro come la Uil chiede da tempo a livello nazionale. La nostra campagna ‘Zero Morti sul Lavoro’ andrà avanti finché non raggiungeremo questi obiettivi: dobbiamo mettere la parola fine a queste stragi”.