Luigi De Laurentiis: “Il Bari non è in vendita, ma sono aperto a valutare proposte serie”
BARI - In una lunga conferenza stampa, Luigi De Laurentiis, presidente della SSC Bari, rompe il silenzio dopo mesi e fa chiarezza sul futuro del club, sulle voci di cessione e sulle ambizioni stagionali.
Il Bari e lo sceicco: “Solo una soap opera”
De Laurentiis ha voluto mettere fine alle speculazioni legate a una possibile vendita del Bari a uno sceicco arabo, specificando che non c’è mai stata alcuna trattativa concreta:
“Non ho lavorato sette anni per il Bari per lasciarlo al primo che passa. Il giorno in cui venderò questa squadra, lo farò alla miglior proposta possibile, a chi possa portare il Bari il più in alto possibile. Con l’emiro è finito tutto il giorno dell’incontro di luglio. Non c’è stato più nulla, e quel documento non era concreto”, ha dichiarato.
Ironizzando sulla vicenda, ha aggiunto:
“Lo sceicco ha il mio numero di cellulare, come io ho il suo, nel caso fossi interessato a investire in Kuwait. Ma da luglio non ho più ricevuto neanche un messaggio. Il fatto che siano trapelate informazioni è indice di poca serietà”.
Rapporto con i tifosi e ambizioni sportive
Il presidente ha sottolineato l’orgoglio per il calore del pubblico biancorosso:
“I 5000 tifosi baresi presenti a Salerno sono stati uno splendido esempio di tifo e calcio. Mi dispiace che il rapporto tra la società e la piazza non sia idilliaco, ma mi interessa che i tifosi sostengano i giocatori, e questo sta accadendo”.
Sul campo, De Laurentiis ha ribadito la difficoltà del campionato di Serie B, ma anche la fiducia nel progetto sportivo:
“Non faccio promesse né vendo fumo. Se arriviamo ai play-off, possiamo competere con tutti. La Serie B sta diventando insostenibile, ma sono soddisfatto del gruppo costruito: c’è unità e tanta voglia di lottare. Questo è merito del tecnico, del direttore sportivo e dei giocatori”, ha spiegato.
Serie B, bilanci e investimenti
Il presidente ha evidenziato le difficoltà economiche di gestire una squadra in Serie B, un campionato sempre più competitivo:
“Nelle prime nove squadre in classifica ci sono proprietà straniere e retrocesse dalla Serie A con budget inarrivabili. Noi investiamo al massimo delle nostre capacità, anche perdendo milioni ogni anno. I bilanci sono pubblici: quest’anno avremo 24 milioni di costi e saremo in perdita. Nonostante ciò, stiamo facendo il massimo possibile”.
Multiproprietà e futuro
De Laurentiis ha affrontato anche il delicato tema delle multiproprietà, ribadendo che il Bari non è attualmente in vendita ma resta aperto a eventuali proposte serie:
“Quando siamo partiti nel 2018, pensavamo che la norma sulla multiproprietà potesse cambiare. Oggi, in Europa, ci sono sempre più club di proprietà comune che potrebbero trovarsi a competere tra loro. Se il Bari andrà in Serie A, arriverà subito qualcuno a prendersi la squadra. In quel caso, il problema sarà esclusivamente mio”, ha concluso.
Con queste dichiarazioni, De Laurentiis ha tracciato una linea chiara: il Bari non è sul mercato, ma l’ambizione di portare il club ai massimi livelli resta salda, così come la disponibilità a valutare offerte che possano garantire un futuro solido alla squadra.