Migranti del CARA di Bari in corteo: “Vogliamo condizioni di vita migliori”
BARI - Una delegazione di migranti del CARA (Centro di Accoglienza per Richiedenti Asilo) di Bari è stata ricevuta oggi in Prefettura dopo una manifestazione di protesta organizzata questa mattina per chiedere condizioni di vita più dignitose all’interno del centro. La protesta è iniziata nella notte, in seguito alla tragica notizia della morte di un ospite del CARA, che si trovava in ospedale dopo un tentativo di suicidio. Secondo quanto riferito dai migranti, l’uomo non avrebbe ricevuto le cure adeguate.
La manifestazione, supportata dalle associazioni Solidaria e Sportello di Autodifesa Sindacale, ha portato in strada numerosi migranti che lamentano situazioni di degrado all’interno della struttura. Le associazioni denunciano una realtà fatta di “maltrattamenti e condizioni di vita disumane”, dove i migranti vivrebbero stipati in container, senza adeguati spazi e con carenze sanitarie e assistenziali.
Le associazioni coinvolte nella protesta si sono fatte portavoce delle richieste dei migranti, sottolineando la necessità di interventi immediati per migliorare le condizioni di accoglienza e garantire il rispetto dei diritti umani fondamentali. Durante l’incontro con i rappresentanti della Prefettura, è stata avanzata la richiesta di una revisione urgente delle condizioni di permanenza all’interno del CARA, nella speranza che si possano prevenire altri episodi tragici e che i migranti possano ricevere il supporto e l’assistenza necessaria.
Le autorità hanno promesso di esaminare le segnalazioni e di dialogare con i gestori del centro per individuare possibili soluzioni, ma i migranti e le associazioni attendono ora interventi concreti che possano rispondere alle loro esigenze e migliorare la qualità della loro permanenza.