BARI - L’arte contemporanea torna protagonista all’interno delle sale del Museo Diocesano con più di sessanta opere provenienti da donazioni di artisti e collezionisti, che in questi anni hanno scelto la struttura quale riferimento per la valorizzazione dell’arte locale.
Dopo la mostra temporanea del settembre 2023 di Giovanni Gasparro, prima personale dell’artista pugliese rinomato a livello nazionale, e l’esposizione di opere inedite di Vito Zaza, fortemente apprezzata per i temi sociali affrontati negli scorsi mesi, i corridoi dei nuovi ambienti e le aule didattiche sono stati destinati ad ospitare la sezione permanente di arte contemporanea.
Filippo Antonio Cifariello, Giulio Cozzoli, Lorenzo Mastropasqua, Liborio Romano, Leonardo Minervini, Nino Ronca, Franco Poli, Franco d’Ingeo, Gaetano Grillo, Franco Valente, Ignazio Gadaleta, Michele Zaza, Marisa Carabellese, Antonia Bufi, Michele Paloscia, Patrizia Ricco, Giovanni Morgese, Pietro de Scisciolo, Pantaleo Mezzina, Natale Addamiano, Cosmo Damiano Allegretta. Questi gli artisti che accompagneranno i visitatori dai prossimi giorni lungo il percorso espositivo, congiungendo i giaquinteschi del XIX secolo con i nostri giorni ed offrendo una panoramica nuova sulla produzione artistica di Molfetta e dintorni.
Dall’inaugurazione dei nuovi ambienti, affidati alla ati “Arte in Arte, la struttura museale della Diocesi di Molfetta-Ruvo-Giovinazzo-Terlizzi ha registrato oltre 10.000 visite per le sole esposizioni temporanee, tra cui si annoverano anche la mostra dedicata a Corrado Giaquinto nel 320° anniversario della nascita dal titolo “Il mestiere del pittore. Giaquinto, Porta e le botteghe meridionali del Settecento” e la mostra immersiva “Passio Domini Nostri Jesu Christi” che valorizza i riti della Settimana Santa con linguaggi multimediali, rinnovando anche l’interesse per l’esposizione permanente che ora si articola su oltre 3.000 metri quadri.
Intanto è stata annunciata sui canali social anche la prossima mostra, dal 22 novembre al 26 gennaio, dedicata a Salvatore Salvemini, in occasione del centenario della sua nascita. L’esposizione, promossa dagli eredi in collaborazione con la Fondazione Museo Diocesano, è curata da Gaetano Centrone e Ignazio Gadaleta.
Dopo la mostra temporanea del settembre 2023 di Giovanni Gasparro, prima personale dell’artista pugliese rinomato a livello nazionale, e l’esposizione di opere inedite di Vito Zaza, fortemente apprezzata per i temi sociali affrontati negli scorsi mesi, i corridoi dei nuovi ambienti e le aule didattiche sono stati destinati ad ospitare la sezione permanente di arte contemporanea.
Filippo Antonio Cifariello, Giulio Cozzoli, Lorenzo Mastropasqua, Liborio Romano, Leonardo Minervini, Nino Ronca, Franco Poli, Franco d’Ingeo, Gaetano Grillo, Franco Valente, Ignazio Gadaleta, Michele Zaza, Marisa Carabellese, Antonia Bufi, Michele Paloscia, Patrizia Ricco, Giovanni Morgese, Pietro de Scisciolo, Pantaleo Mezzina, Natale Addamiano, Cosmo Damiano Allegretta. Questi gli artisti che accompagneranno i visitatori dai prossimi giorni lungo il percorso espositivo, congiungendo i giaquinteschi del XIX secolo con i nostri giorni ed offrendo una panoramica nuova sulla produzione artistica di Molfetta e dintorni.
Dall’inaugurazione dei nuovi ambienti, affidati alla ati “Arte in Arte, la struttura museale della Diocesi di Molfetta-Ruvo-Giovinazzo-Terlizzi ha registrato oltre 10.000 visite per le sole esposizioni temporanee, tra cui si annoverano anche la mostra dedicata a Corrado Giaquinto nel 320° anniversario della nascita dal titolo “Il mestiere del pittore. Giaquinto, Porta e le botteghe meridionali del Settecento” e la mostra immersiva “Passio Domini Nostri Jesu Christi” che valorizza i riti della Settimana Santa con linguaggi multimediali, rinnovando anche l’interesse per l’esposizione permanente che ora si articola su oltre 3.000 metri quadri.
Intanto è stata annunciata sui canali social anche la prossima mostra, dal 22 novembre al 26 gennaio, dedicata a Salvatore Salvemini, in occasione del centenario della sua nascita. L’esposizione, promossa dagli eredi in collaborazione con la Fondazione Museo Diocesano, è curata da Gaetano Centrone e Ignazio Gadaleta.