BARI - Il 18 dicembre scorso, a Poggiofranco, il fisioterapista barese Mauro Di Giacomo è stato ucciso fuori dalla sua abitazione in via Tauro. Durante l’udienza del processo presso la Corte d’Assise, il medico legale Francesco Introna ha confermato che la vittima è morta nel giro di pochi minuti, colpita mortalmente da due proiettili tra i sette sparati a distanza ravvicinata.
L’imputato e le accuse
L’imputato, Salvatore Vassalli, 59 anni, originario di Canosa di Puglia, è accusato di omicidio aggravato. Le aggravanti contestate includono crudeltà, premeditazione, minorata difesa della vittima, futili motivi.
Secondo la ricostruzione degli inquirenti, la sera del delitto Vassalli avrebbe atteso Di Giacomo sotto casa, sparandogli al termine di un confronto ravvicinato prima di fuggire a bordo della propria auto.
Il movente
L’omicidio sarebbe legato a una vertenza civile per responsabilità professionale intentata dalla figlia di Vassalli, ex paziente di Di Giacomo. La controversia, avviata alcuni anni prima, potrebbe aver alimentato un risentimento tale da spingere l’imputato a premeditare l’omicidio.
Prossimi sviluppi del processo
Il processo continuerà con ulteriori testimonianze e l’analisi delle prove raccolte. La dinamica dell’omicidio e le motivazioni alla base del gesto restano al centro delle indagini, mentre si cerca di fare piena luce su un crimine che ha sconvolto la comunità barese.