PD Foggia: 'Risultato storico: con l’apertura di Cardiochirurgia il Policlinico di Foggia nella serie A delle migliori strutture d’Italia della sanità pubblica'
FOGGIA – “Con l’apertura del nuovo reparto di Cardiochirurgia, il Policlinico di Foggia approda a tutti gli effetti nella ‘Serie A’ delle migliori strutture d’Italia della sanità pubblica per completezza e livello dell’offerta. È una svolta epocale, messa in tutta la sua chiara e lampante evidenza dal fatto che la struttura complessa sarà diretta dal professor Domenico Paparella, un’eccellenza assoluta e non solo a livello nazionale. Per ottenere questo importante risultato ci sono voluti anni di impegno, che hanno visto sempre il Partito Democratico in prima linea, ed è oltremodo significativo che l’obiettivo sia stato centrato con il presidente Michele Emiliano e con Raffaele Piemontese assessore alla Sanità della Regione Puglia. Noi ringraziamo entrambi, così come il nostro ringraziamento va a tutti coloro che, assieme al presidente Emiliano e all’assessore Piemontese, hanno centrato un risultato storico”. È il Partito Democratico di Foggia, attraverso una nota ufficiale, a esprimere tutta la propria soddisfazione per l’apertura del nuovo reparto di Cardiochirurgia del Policlinico di Foggia. “In tutto il nord della Puglia, solo San Giovanni Rotondo disponeva di un reparto di Cardiochirurgia: questo significa cambiare completamente la geografia di riferimento della sanità pubblica per un vastissimo bacino d’utenza di una provincia grande come la nostra, ma non solo, anche per la BAT e una parte del vicino Molise, con una riduzione significativa dei cosiddetti ‘viaggi della speranza’ verso il Nord Italia. Per non parlare del riverbero assolutamente positivo e generativo di competenze che coinvolge e si distribuisce sugli altri reparti e per la nostra Università che proprio quest’anno celebra il primo quarto di secolo della sua storia. È un risultato politico, della buona politica capace di compiere scelte strategiche, lungimiranti, orientate alla crescita di tutto il tessuto infrastrutturale e di competenze su cui costruire oggi il futuro”.