BRUXELLES – “Il tragico caso di Simone Del Vecchio, il 37enne di Barletta che ha visto la sua vita stravolta dopo un intervento odontoiatrico in Albania, è la dimostrazione concreta di quanto sia urgente regolamentare il fenomeno del turismo dentale. Non possiamo permettere che i cittadini europei siano esposti a simili rischi senza adeguate tutele”.
È quanto afferma l’eurodeputato Michele Picaro (ECR – Fratelli d’Italia), che già lo scorso 21 ottobre aveva portato il tema all’attenzione del Parlamento Europeo durante la sessione plenaria a Strasburgo.
“Ho avviato un’attività di ricerca e studio per analizzare approfonditamente il fenomeno, con l’obiettivo di proporre un regolamento europeo che introduca accordi bilaterali tra l’UE e i Paesi extra-UE”, annuncia Picaro.
“Questi accordi dovranno garantire standard minimi di sicurezza per le cure odontoiatriche, formazione adeguata del personale sanitario, e una chiara informazione per i cittadini sui rischi connessi a cure poco regolamentate. La vicenda di Simone dimostra quanto sia urgente muoversi in questa direzione”.
Simone Del Vecchio, un giovane web designer, si era recato a Tirana lo scorso marzo per sottoporsi a un intervento odontoiatrico attratto da prezzi competitivi e pubblicità accattivanti. Tuttavia, il trattamento, durato diverse ore, ha avuto conseguenze devastanti per la sua salute: un arresto cardiaco immediato, complicazioni post-operatorie, e mesi di ricovero in ospedale tra infezioni e interventi successivi.
“La mancanza di controlli preventivi adeguati e l’assenza di standard sanitari condivisi hanno trasformato una scelta economica in un dramma umano e familiare”, sottolinea Picaro.
“Il turismo dentale nei Paesi extra-UE rappresenta un rischio crescente per la salute dei cittadini europei”, ribadisce l’eurodeputato. “Non si tratta solo di garantire cure di qualità, ma anche di costruire un sistema che protegga i pazienti in caso di complicazioni. Troppo spesso, come dimostrato dal caso di Simone, i familiari si trovano ad affrontare enormi ostacoli burocratici e legali per ottenere giustizia in Paesi non appartenenti all’Unione Europea”.
Picaro conclude con un appello all’Europa: “Non possiamo più ignorare questo fenomeno. La ricerca di cure a basso costo non deve trasformarsi in un pericolo per la salute o in un peso per i sistemi sanitari nazionali, costretti a intervenire in situazioni di emergenza. Serve un quadro normativo europeo che tuteli i nostri cittadini ovunque scelgano di curarsi”.
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