'Policlinico Foggia', tutto pronto per il reparto di Cardiochirurgia

FOGGIA - Partiranno nei prossimi giorni, nel “Policlinico Foggia”, le attività del reparto di Cardiochirurgia, diretto dal Prof. Domenico Paparella. Ad annunciarlo il Direttore Generale del “Policlinico Foggia” Giuseppe Pasqualone.

"La struttura -- spiega il Direttore Generale - è temporaneamente ospitata dal Plesso Maternità, al primo piano, con due sale operatorie nell'adiacente Polo chirurgico. In una seconda fase la Cardiochirurgia sarà trasferita al Deu e disporrà, a regime, di 14 posti letto di degenza e 6 posti letto di terapia intensiva. Per la sua realizzazione - prosegue Pasqualone - è stato determinante il contributo della Regione Puglia che ha concesso un finanziamento straordinario di dieci milioni di euro. In questo modo la direzione strategica del “Policlinico Foggia” ha potuto attuare i passaggi necessari all'apertura della nuova struttura: lavori edili, acquisizione di tecnologie e farmaci e creazione dell'equipe".

“L’attivazione del reparto di Cardiochirurgia rappresenta un traguardo di grande importanza che ci riempie di orgoglio e che consente di guardare con fiducia al futuro della medicina e della nostra Università. Questo nuovo centro di eccellenza costituisce un passo significativo verso il miglioramento della qualità dell’assistenza sanitaria nel territorio di Capitanata, non solo in termini di servizi offerti ai pazienti, ma anche in ambito formativo e di ricerca – ha dichiarato il Rettore dell’Università di Foggia, prof. Lorenzo Lo Muzio.

Tutti i dettagli sul reparto di Cardiochirurgia saranno illustrati nel corso di un incontro in programma l'11 novembre alle 11.30 nella Sala Turtur a cui interverranno, insieme al Direttore Generale del “Policlinico Foggia”, il Presidente della Regione Michele Emiliano, l'Assessore alla Sanità Raffaele Piemontese, il Rettore dell’Università di Foggia Prof. Lorenzo Lo Muzio, il Preside della Facoltà di Medicina Prof. Giuseppe Carrieri e il Delegato rettorale alle politiche strategiche in sanità, Prof. Gaetano Serviddio.