Puglia: Breast unit e percorsi oncologici, una giornata di confronto per migliorare la cura del tumore mammario


BARI - La sanità pugliese si conferma tra le eccellenze nazionali in senologia grazie all’attività delle Breast Unit, istituite nel 2018 nell’ambito della Rete Oncologica regionale. A confermarlo è il Piano Nazionale Esiti 2024, recentemente pubblicato da Agenas, che certifica l’alto livello qualitativo dell’assistenza offerta in Puglia.

Nel rapporto, che fornisce una valutazione comparativa sulla qualità delle cure a livello nazionale, le 12 Breast Unit pugliesi emergono per risultati significativi, spesso superiori agli standard di qualità previsti.

Questi traguardi raggiunti negli ultimi sei anni, insieme alle prospettive di aggiornamento dei Percorsi Diagnostico-Terapeutici Assistenziali (PDTA), sono stati al centro dell’evento istituzionale organizzato dall’ARESS Puglia: “Innovazioni nei percorsi di cura nel Breast Cancer: il nuovo PDTA di ARESS Puglia e le Best Practices regionali”.

La giornata ha visto il coinvolgimento di stakeholders istituzionali, scientifici e delle associazioni di pazienti, in un confronto costruttivo sui progressi raggiunti e sulle proposte per l’aggiornamento del Percorso Diagnostico-Terapeutico Assistenziale (PDTA), il cui completamento è previsto entro i primi mesi del 2025.

Durante l’evento sono stati presentati: i risultati di una survey regionale, che ha coinvolto gli operatori delle Breast Unit e della Rete Oncologica Pugliese; le principali innovazioni scientifiche e terapeutiche da integrare nel PDTA, con l’obiettivo di allineare le cure agli standard europei definiti da EUSOMA (European Society of Breast Cancer Specialists).

« La rete pugliese delle Breast Unit - ha commentato Raffaele Piemontese Vice Presidente e Assessore alla Sanità della Regione Puglia - è una scommessa vinta per la sanità pugliese. Oggi il modello, ormai maturo, è strategico per potenziare la presa in carico delle pazienti e migliorare gli esiti clinici. La fase due, in arrivo, punterà a ridurre la mobilità passiva, aumentare l’adesione agli screening e accelerare la transizione digitale già avviata, potenziando innovazione e modelli organizzativi. In questo senso, un grande contributo siamo sicuri di averlo dalle associazioni dei pazienti, dalla rete dei volontari e dalle campagne popolari che ci accingiamo a lanciare e sostenere”.

Ettore Attolini Direttore dell’Area Innovazione di Sistema e Qualità dell’ARESS Puglia ha sottolineato l’importanza del nuovo aggiornamento del PDTA: « La revisione del Percorso terapeutico assistenziale per il tumore al seno segna una nuova era per le pazienti. L’aggiornamento di questo strumento di governo clinico permetterà di anticipare le diagnosi, affinare le terapie di precisione, ridurre i tempi di accesso alle cure con interventi meno invasivi e monitorare la qualità della vita, al fine di personalizzare i percorsi. È una nuova sfida che coinvolge medici, professionisti sanitari, associazioni di pazienti e imprese, con un ruolo cruciale per l’intelligenza artificiale nel generare nuove conoscenze scientifiche e operative”.

“Il tumore mammario - ha osservato Alessandro Delle Donne, Direttore Generale dell’Istituto Tumori ‘Giovanni Paolo II’ di Bari, e Presidente dell’Unità di Coordinamento Oncologico Regionale (UCOR), che ha compiti di coordinamento e attuazione degli indirizzi strategici - rappresenta una delle sfide più complesse per la sanità pubblica, ma grazie alla collaborazione tra professionisti, innovazioni terapeutiche e maggiore consapevolezza sulla prevenzione, stiamo facendo progressi significativi. Le Breast Unit regionali dimostrano come rete e multidisciplinarietà possano migliorare la cura e la sopravvivenza delle pazienti. Il nostro impegno abbraccia anche formazione, ricerca e sensibilizzazione, con un costante aggiornamento dei percorsi diagnostico-terapeutici, per garantire a tutte le donne pugliesi accesso tempestivo alle migliori cure. Oggi celebriamo i progressi raggiunti, continuando a lavorare per migliorare la qualità di vita delle pazienti e delle loro famiglie”

“La rete oncologica pugliese - ha dichiarato Giammarco Surico, Coordinatore della Rete Oncologica Pugliese (ROP) e Direttore della Breast Unit del Miulli di Acquaviva - è una realtà consolidata e tra le più efficienti in Italia, come confermano rapporti di Agenas, Ropi e Svimez. I 18 Centri di Orientamento Oncologico (CORO), unica porta d’ingresso nel percorso oncologico, sono un orgoglio condiviso solo con il Piemonte. Grazie ai PDTa regionali, l’offerta terapeutica è omogenea, e i dati Agenas promuovono le nostre Breast Unit per efficienza diagnostica e terapeutica. Tutto ciò è frutto del lavoro dei medici e della fermezza del decisore politico, nonostante risorse limitate, nella convinzione che il benessere dei pazienti oncologici sia prioritario”.

“In Puglia grazie alle ROP - ha ribadito Saverio Cinieri, Presidente della Fondazione AIOM e Direttore della Breast Unit del Perrino di Brindisi - sono stati fatti passi avanti importanti nella diagnosi e cura delle neoplasie. La nuova versione dei PDTA, che ci accingiamo a chiudere contiene elementi metodologici ispirati al metodo dei PDTA certificati in cui vengono analizzati i passaggi che costituiscono il percorso del paziente non solo in termini di appropriatezza clinica, ma anche organizzativa. L’obiettivo è quello di finalizzare tutto il PDTA non solo a descrivere quante prestazioni fare, ma anche e soprattutto come erogare le prestazioni ispirandosi ai principi di qualità e sicurezza e armonizzando il percorso del paziente in ogni setting assistenziale che attraversa, dalla presa in carico sino alla fase del follow up”.

L’incontro è stato anche l’occasione per lanciare in Puglia la campagna “Non sono tutti uguali”, realizzata con il contributo di MSD, che sottolinea un messaggio fondamentale: “I tumori al seno non sono tutti uguali, così come non lo sono i percorsi di diagnosi e cura.”

Ogni tumore al seno, infatti, richiede un approccio personalizzato, basato sulle specifiche caratteristiche delle cellule tumorali e sulla loro localizzazione. La campagna si propone di sensibilizzare l’opinione pubblica su questo aspetto, puntando a promuovere percorsi di diagnosi e terapia sempre più mirati e personalizzati. A supporto del messaggio, per esplorare gli aspetti più emozionali legati alla diagnosi e al percorso di cura, è stato presentato un video coinvolgente, interpretato dall’attrice comica Lucia Ocone. Il monologo racconta la storia di una donna che affronta la diagnosi di tumore al seno, offrendo uno spaccato autentico ed empatico delle sfide che accompagnano le pazienti in questo difficile cammino.

La giornata ha rappresentato dunque non solo un importante momento di confronto tecnico, ma anche un’occasione per rafforzare la sensibilizzazione e l’alleanza tra sistema sanitario, pazienti e cittadini, con l’obiettivo di migliorare continuamente i percorsi di cura e la qualità della vita delle pazienti.