BARI – I consiglieri regionali del Movimento 5 Stelle in Puglia esprimono soddisfazione per l'approvazione della legge regionale che tutela la retribuzione minima salariale nei contratti della Regione Puglia. I rappresentanti M5S, tra cui Marco Galante (capogruppo), Rosa Barone, Cristian Casili e Grazia Di Bari, hanno dichiarato che la legge rappresenta un importante passo verso la giustizia salariale e il riconoscimento della dignità lavorativa, considerandola "una battaglia di civiltà che stiamo portando avanti a tutti i livelli."
La battaglia per la dignità lavorativa
"Abbiamo votato a favore della proposta di legge presentata dal consigliere Antonio Tutolo, convinti che il salario minimo sia un diritto fondamentale dei lavoratori," affermano i consiglieri. Il richiamo è all’articolo 36 della Costituzione, che sancisce il diritto a una retribuzione equa e proporzionata, capace di garantire un’esistenza dignitosa. Per i rappresentanti del M5S, il salario minimo rappresenta uno strumento essenziale per evitare abusi e assicurare condizioni di vita decorose.
L’impegno della Puglia e la prospettiva nazionale
In Puglia, la tutela salariale si è già rafforzata con una serie di interventi: il Consiglio regionale ha approvato una mozione per promuovere il salario minimo in conferenza Stato-Regioni, e la misura è stata inserita come premialità nella legge contro il dumping contrattuale. Secondo il M5S, la normativa regionale approvata oggi costituisce un ulteriore progresso verso la costruzione di una politica salariale giusta.
"Questa approvazione rappresenta un passo avanti significativo, ma l’obiettivo finale è far sì che il salario minimo diventi una legge nazionale," concludono i consiglieri M5S, incoraggiando la Regione Puglia a proseguire in questa direzione per il bene dei lavoratori e del sistema occupazionale pugliese.