San Raffaele Ceglie: lavoratori senza stipendio, Amati attacca la Fondazione

CEGLIE MESSAPICA – Rabbia e preoccupazione per i lavoratori del Centro di riabilitazione San Raffaele, che non hanno ricevuto gli stipendi a pochi giorni dalla cessazione della gestione da parte della Fondazione omonima, avvenuta il 1° dicembre.

A intervenire sulla questione è il consigliere e assessore regionale Fabiano Amati, che con un duro comunicato ha criticato la Fondazione per la mancanza di coerenza e di responsabilità nei confronti del personale.

“Promesse a parole, decisioni spietate”
“Desta rabbia la notizia del mancato pagamento degli stipendi ai lavoratori della Fondazione San Raffaele,” ha dichiarato Amati. “Eppure, in ogni comunicazione e incontro, la Fondazione prometteva alla Regione e alla ASL di Brindisi un clima di collaborazione nel procedimento di transizione. Promesse che oggi si rivelano non sincere.”

Amati ha espresso solidarietà al personale, sottolineando il rischio che questa decisione comporta per le famiglie dei lavoratori e invitandoli comunque a mantenere alta la qualità del servizio nei confronti dei malati.

La proposta: usare i crediti della Fondazione
L’assessore ha poi rivolto un appello alla ASL di Brindisi, suggerendo di valutare la possibilità di trattenere i crediti vantati dalla Fondazione per destinarli al pagamento degli stipendi: “Chiedo alla ASL di Brindisi di valutare la possibilità d’indirizzare i crediti vantati dalla Fondazione per il pagamento degli stipendi oggi negati.”

Una vicenda che pesa su lavoratori e pazienti
La situazione del Centro di riabilitazione di Ceglie Messapica, già al centro di un complesso procedimento di transizione gestionale, si aggrava con questa nuova problematica che mette a rischio non solo la stabilità economica dei lavoratori, ma anche la continuità assistenziale per i pazienti.

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