Spagna in ginocchio per le inondazioni a Valencia: oltre 200 morti e centinaia di dispersi, emergenza ancora alta
VALENCIA – La Spagna è in stato d’allerta dopo le violente inondazioni che hanno colpito duramente la regione di Valencia, provocando oltre 200 morti e centinaia di dispersi. Tra le vittime si contano anche un bimbo di 4 anni del piccolo paese di Sot de Chera e il 28enne José Castillejo Belinchón, ex calciatore cresciuto nel settore giovanile del Valencia. La catastrofe ha lasciato circa 366.000 residenti senza accesso all'acqua potabile in venti municipi e 50.000 persone al buio. In molti comuni, il fango si è ormai indurito, rendendo impossibili le operazioni di pulizia a causa della mancanza di acqua corrente.
L’Agenzia Meteorologica Statale (Aemet) ha lanciato nuovi allarmi per la metà occidentale dell’Andalusia, il basso Ebro e le isole Baleari, con l’attivazione del codice rosso per piogge torrenziali sulla costa di Huelva e nelle aree di Arévalo e Condado. La situazione resta critica e l'allerta meteo si estende in altre zone della penisola iberica.
Strade e Linee Ferroviarie Devastate
La regione di Valencia rimane parzialmente isolata dai collegamenti ferroviari con Madrid e dalla Catalogna, con danni che si stimano richiederanno almeno due settimane per essere riparati. La rete stradale ha subito danni in oltre 150 arterie, e l’autostrada A7 è ancora chiusa in vari tratti. Le colonne di auto e camion fermi ai margini delle strade sono solo uno dei tanti effetti della devastazione portata dalla "Dana" (Depresión Aislada en Niveles Altos). Il ministro dei Trasporti, Oscar Puente, ha annunciato che i lavori per riattivare i principali collegamenti, come l’autostrada A7 e la linea Tav Madrid-Valencia, sono già in corso. "Serviranno almeno 10-12 giorni per riaprire l’autostrada", ha dichiarato Puente, aggiungendo che la linea ferroviaria regionale potrebbe impiegare mesi per tornare operativa al 100%.
Ritrovati Vivi Sette Dispersi, ma l'Emergenza Continua per Oltre 120.000 Sfollati
Il governo dell'Ecuador ha comunicato che sette degli otto ecuadoriani precedentemente dati per dispersi sono stati ritrovati vivi, e continua a monitorare la situazione per individuare eventuali connazionali tra le vittime. Sono attualmente più di 120.000 gli sfollati, con circa 500 persone che hanno pernottato in alberghi locali. Più di mille militari dell’Unità di emergenza dell’esercito sono impegnati sul territorio per liberare 119 strade regionali ostruite da fango e detriti.
Salvataggio Straordinario di 124 Anziani a Sedaví
Tra le storie di speranza in mezzo alla tragedia, spicca il salvataggio di 124 anziani ospiti di una casa di riposo a Sedaví, vicino Valencia. L’acqua ha invaso il piano terra della struttura, rendendo inagibili gli ascensori, ma dieci infermiere sono riuscite a portare tutti in salvo al primo e poi al secondo piano, mentre l’acqua saliva fino a due metri. “Sono tutti vivi”, hanno dichiarato con sollievo le soccorritrici al quotidiano El Periódico. Alcuni anziani presentano ferite lievi, e molti hanno passato la notte senza ossigeno, ma sono tutti salvi.