Spongano: da Frida Kahlo alla Fallaci, storie di donne a teatro

Stefania Bove

SPONGANO - Andrà in scena sabato 23 e domenica 24 novembre 2024, presso l’Ipogeo Bacile di Spongano e presso il Palazzo Ducale di Seclì lo spettacolo ‘D_StorieDiDonne_D’ dell’Ass. Tracce Creative, progetto promosso dal Consiglio regionale della Puglia nell’ambito dell’avviso ‘Futura. La Puglia per la parità’ 2° edizione.

In occasione della Giornata mondiale contro la violenza sulle donne, lo spettacolo ‘D_StorieDiDonne_D’ sarà programmato sabato 23 novembre (ore 19.00 e in replica alle ore 21.00) presso l’Ipogeo Bacile – Teatro Sotterraneo di Spongano, per poi proseguire le sue repliche a Seclì, presso il Palazzo Ducale, domenica 24 novembre (ore 18.00 e in replica alle ore 20.00). In scena Stefania Bove, Tamara Brajovic, Chiara Serena Brunetta, Monia Politi, Maria Rosaria Rossetti, Serena Serra, Elisabetta Tucci, alla chitarra Franco Chirivì, regia Salvatore Della Villa.

Il progetto D-Storie di Donne vuole mettere in scena varie sfaccettature di donna e differenti storie al femminile. Lo spettatore sarà accompagnato stanza per stanza, storia per storia ad ascoltare le parole di chi ha l’opportunità di poter raccontare, condizione non scontata, che le donne possano e abbiano la possibilità di parlare. Saranno le donne a raccontare la loro vita e le loro scelte, che hanno rivoluzionato e dato avvio a cambiamenti, grandi o piccoli che siano stati, che hanno poi modificato la vita di altre donne. Perché la scelta di una sola donna, è la scelta di tante altre donne.

Il progetto ha la volontà di raccontare e far conoscere storie di donne straordinarie spesso dimenticate o non conosciute quanto meritino. La storia italiana, europea ed internazionale è piena di donne che dovrebbero essere raccontate, conosciute e onorate per quello che hanno fatto. Lo sguardo femminile sul mondo ha orientato le comunità verso un nuovo pensiero e un nuovo futuro, senza dare per scontato che i percorsi intrapresi siano stati spesso dolorosi, difficili, ostici e incompresi. Finalità è quella di indagare, scoprire, ricordare e dare prestigio a chi spesso è stato dimenticato, non perché il suo operato sia meno prestigioso, ma perché spesso la storia ha la memoria corta.

Il pubblico sarà coinvolto in una pièce intima, con un annullamento quasi totale della distanza tra attore e spettatore, all’interno dei luoghi storici scelti, in una forma itinerante.

Sette attrici, sette donne, sette storie.

La prima donna laureata in chimica, la tedesca Clara Immerwhar, vissuta tra il 1870 e il 1915. Sposa Fritz Haber, anch'esso chimico, famoso per aver usato gas letali a base di cloro durante la prima guerra mondiale. Come segno di protesta contro la scelleratezza del marito, si suicida. È stata una scienziata, pacifista e attivista per i diritti delle donne, in una società in cui l’educazione femminile era considerata superflua.

Aung San Suu Kji, la Signora di Birmania. È stata imprigionata 10 anni in carcere e 10 anni agli arresti domiciliari. Nel 1991 ha ricevuto il premio Nobel per la pace. La sua storia parte dal carcere di Rangoon, attraversa i suoi ricordi da bambina, la situazione politica ed economica del paese, il colpo di stato, la lotta studentesca e la nascita del gruppo per la liberazione della Birmania, il Pavone Rosso.

Frida Kahlo una delle pittrici più celebrate del XX secolo, nota per i suoi autoritratti intensi e simbolici che esplorano temi di identità, dolore e cultura messicana. La sua vita è segnata da un grave incidente stradale che le provoca infortuni permanenti, influenzando profondamente la sua arte. Nel 1990, è stata inserita nella lista delle "100 donne più importanti del XX secolo" dalla rivista Time.

Santa Teresa D'Avila, religiosa e mistica spagnola, fu una delle poche donne elette a dottore della Chiesa ed ebbe il merito di riformare l’ordine dei Carmelitani e di proporre un modello di fede basato sull’amicizia tra uomo e Dio e su una dimensione profondamente umana di Gesù Cristo. Divenne una delle figure più importanti della Riforma cattolica grazie alla sua attività di scrittrice, di fondatrice dell’ordine dei Carmelitani Scalzi e di monasteri in diversi luoghi di Spagna.

Svetlana Kana Radevic, prima architetta montenegrina, ha dedicato tutta la sua vita a architettura e ricostruzione del Podgorica e Montenegro dopo la Seconda Guerra Mondiale, costruì monumenti indimenticabili, ed è stata capace di imporre la sua immagine tanto quanto i suoi progetti, creando in piena Guerra Fredda un ponte oltre la cortina di ferro.

Suad (pseudonimo con il quale viene chiamata nella sua autobiografia) è una giovane donna di un piccolo villaggio della Cisgiordania. Nata e cresciuta in una parte del mondo dove le donne senza un uomo sono charmute, puttane, in cui una donna incinta senza marito è condannata ad essere bruciata viva o sgozzata o trasfigurata con l'acido. Suad, sopravvissuta, racconta attraverso un flusso emozionale, perché la sua storia intrisa di coraggio e determinazione sia vettore della diffusione dei diritti umani.

Oriana Fallaci giornalista e scrittrice, fu la prima donna italiana ad andare al fronte come inviata speciale e cronista. Donna libera e indipendente, non si è schierata con partiti o movimenti politici. Da sempre invocatrice della libertà, nei suoi libri e nelle sue tante testimonianze e memorie ha lasciato la sua impronta indelebile come difensore della libertà di ogni uomo, donna, cittadino al di là dell'etnia di origine e del credo religioso. Ha saputo dialogare con personaggi amati, temuti, odiati, rispettati di tutto il mondo. Il suo è uno sguardo lucido, a tratti cinico e spietato, ma sempre pieno d'incanto e poesia.

Il progetto D-Storie di Donne è stato ideato da Tracce Creative, nell’ambito dell’Avviso pubblico ‘Futura. La Puglia per la parità’ 2° edizione promosso dalla Presidenza del Consiglio della Regione Puglia, grazie alla collaborazione, al supporto e all’ospitalità del Comune di Seclì e della Famiglia Bacile.

Info e Prenotazioni:

Per la partecipazione alle repliche dello spettacolo è obbligatoria la prenotazione telefonica con WhatsApp al 329.7155894, specificando data, 1° o 2° turno e numero dei posti.

Spettacolo con posti limitati – 30 persone a turno

Biglietto €5,00 posto unico

L’Avviso pubblico ‘Futura. La Puglia per la parità’, ha promosso l’attivazione di progetti finalizzati alla sensibilizzazione sul tema della parità di genere e consentire la decostruzione degli stereotipi per incidere sulla consapevolezza sociale del fenomeno e sul superamento della cultura patriarcale che permea la società civile, e che mettano al centro lo sguardo delle donne sul mondo per avviare un cambio di paradigma e orientare le comunità verso un pensiero nuovo, nuova energia e visione di futuro.