'Taranto Eco Festival': la giornata di mercoledì 20 novembre 2024
Il Taranto Eco Film Festival torna a illuminare la città con un programma cinematografico dedicato all'uomo e all'ambiente in cui si alternano visioni in anteprima regionale e nazionale, incontri con attori, registi, musicisti e due concorsi: uno internazionale rivolto ai lungometraggi e la sezione INPuglia dedicato ai cortometraggi realizzati in Puglia.
TARANTO - Il 20 novembre il Taranto Eco film festival si apre alle 9.00 con il concorso InPuglia dedicato ai cortometraggi realizzati interamente in Puglia, Piccoli, veri e propri film con cui i registi scandagliano, osservano e fanno emergere tutta la complessità della realtà in cui tra passato, presente e futuro, s’intrecciano le storie dei personaggi come per il piccolo Carlo e il giovane Ugo protagonisti del corto Super Jesus di Vito Palumbo. Carlo ha nove anni, vive a Taranto ed è gravemente malato. Ha una passione sfegatata per Gesù, il suo supereroe preferito. Ugo è stato messo in Cassa integrazione dalla grande acciaieria in cui lavora. Ateo e comunista, ma preso da necessità, decide di partecipare a un casting in cui cercano un Gesù. Così Ugo, per far felice Carlo, diventerà il supereroe più grande di tutti i tempi: Super Jesus.
Gabriele Armenise in Cara Alice racconta, invece, la storia di Mauro (Fabio Salerno) operaio da una vita che scopre di avere il cancro. La malattia dovuta all'amianto lo spinge a lasciare la famiglia. I giorni che gli restano sono scanditi dalle lettere ai suoi due grandi amori: la fabbrica, carnefice che per anni gli aveva dato in pasto l'illusione di un futuro di felicità, e Alice (Elisabetta Aloia), determinata a ogni costo a riportare suo marito a casa.
Alle 10.00 lo schermo del Teatro Fusco si arricchisce delle storie dei protagonisti del Concorso Internazionale, uno specchio in cui si riflette il passato e il futuro di intere generazioni, di popoli che hanno visto la propria società trasformarsi sotto i colpi della Storia come in Grey Bees di Dmytro Moiseiev che racconta l’amicizia e la storia di Sergiich e Pashka, vicini di casa di lunga data e minatori che vivono in un piccolo villaggio del Donbass. La loro vita sarebbe normale se non fosse che si trovano in una zona grigia nel cuore del conflitto tra le forze russe e ucraine. Sono arbitri neutrali, spesso ospitano membri dell'uno o dell'altro esercito, ciascuno pienamente consapevole di ciò che sta facendo il proprio vicino. Ma mentre i combattimenti continuano e le risorse diminuiscono, entrambi gli uomini sanno di dover entrare in contatto con un mondo devastato al di là delle loro case. Nell’adattamento del celebre romanzo di Andrey Kurkov del 2018, il regista Moiseiev si allontana dal genere dei film bellici per mettere in risalto gli elementi psicologici ed emotivi dei due protagonisti, sottolineati dai piccoli gesti di vita quotidiana e atti di generosità.
Alle 12.00 i registi Bruno Safadi e Ricardo Pretti trasportano lo spettatore, nel film Para Lota, in un viaggio alla scoperta del Parco Flamengo, il secondo parco urbano più grande del mondo costruito a Rio de Janeiro durante gli anni Cinquanta grazie alla volontà di Carlos Lacerda, governatore dello Stato di Guanabara e amico dell'architetto Lota Macedo Soares che fu invitato dal governatore a creare un parco dove era stata costruita una discarica lunga 7 chilometri. Para Lota mostra lo scambio di lettere con l'ex governatore di Rio de Janeiro e con il suo amico Carlos Lacerda, un importante personaggio della politica brasiliana degli anni '50 e '60, in merito alla costruzione del parco. Il film, girato in un unico piano sequenza lungo i sette kilometri del parco, disegna un arco narrativo che va dall'eccitazione alla frustrazione e mostra molto dell'intellettualità e della politica del Brasile di quel periodo.
Il Concorso Internazionale riprende alle 15.30 con Maia - Portrait with Hands della regista Alexandra Gulea che racconta la storia e l’identità del popolo Aromuni, gruppo etnico semi nomade appartenente all’Albania, alla Grecia, alla Bulgaria e alla Romania e che negli anni ha dovuto affrontare casi di pulizia etnica. La regista, presente in sala per un incontro con il pubblico, ricostruisce la storia del suo popolo attraverso il ritratto della nonna Maia che funge da specchio per ricostruire l’identità della regista, ma soprattutto incarna un secolo di storia degli Aromuni, la loro lingua, cultura, il percorso intrapreso da i suoi antenati e dal padre morto per difendere i diritti dei più deboli di fronte alla barbarie nazionalista.
La quarta giornata del Taranto Eco film festival si chiude alle 20.00 con la sonorizzazione dal vivo de L’inhumaine, film d’arte per eccellenza del 1924 di Marcel L’Herbier uno dei registi più colti e innovativi del suo tempo che raccogli gli elementi dell’avanguardia parigina nel campo della pittura, dell’architettura e della moda. Il film racconta le peripezie del giovane e romantico inventore Einar follemente innamorato di Claire Lescot, una cantante senza cuore soprannominata "disumana" che frascheggia con i suoi molti ammiratori. Il giovane riesce ad affascinare la diva con i suoi pionieristici esperimenti di trasmissione del suono e userà la sua perizia tecnica per salvarla dal morso di un serpente velenoso nascosto in un bouquet di fiori ricevuto in dono da un maharajah respinto. L’Inhumaine rappresenta soprattutto un prezioso documento artistico della sua epoca, una sintesi di geometrie architettoniche, cubismo e futurismo, ma anche un’anteprima del decorativismo modernista che farà la sua apparizione ufficiale nel 1925 all’Exposition des Arts Décoratifs et Industriels Modernes che ispirò il termine "Art Déco". Ad accompagnare la pellicola sarà Mike Cooper, leggenda vivente della sperimentazione musicale e infaticabile ricercatore sonoro che nel 1965 stabilì, insieme al chitarrista Derek Hall, una residenza comune presso il caffè Shades di Reading ospitando artisti come John Renbourn, Bert Jansch, Davey Graham, Al Stewart. Cooper è anche artista visivo, lavora soprattutto con il collage di materiali diversi tra cui la fotografia.