Zelensky: 'La guerra deve finire nel 2025 con la diplomazia, ma con un’Ucraina forte'

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KIEV – "Dobbiamo fare tutto il possibile per porre fine alla guerra nel 2025 attraverso la via diplomatica, ma partendo da una posizione di forza". Così il presidente ucraino Volodymyr Zelensky, in un’intervista a Radio Ucraina, ha delineato la sua visione per il futuro del conflitto con la Russia. Il leader ucraino ha ribadito che le trattative con Mosca non possono avvenire senza condizioni favorevoli per Kiev.

"Come possono esserci trattative semplicemente con un assassino? Se parliamo con Putin e non siamo rafforzati nelle condizioni in cui ci troviamo, non si tratta di una pace giusta", ha sottolineato Zelensky.

La telefonata tra Scholz e Putin

Le dichiarazioni di Zelensky seguono la tanto attesa telefonata tra il cancelliere tedesco Olaf Scholz e il presidente russo Vladimir Putin, un evento che ha segnato un potenziale passo diplomatico, ma senza reali progressi. Dopo due mesi di incertezza tra annunci e smentite, il colloquio è avvenuto e, secondo molti analisti, potrebbe essere stato accelerato dall’elezione di Donald Trump negli Stati Uniti, un elemento che ha rimescolato le carte in Europa e nei rapporti transatlantici.

Scholz ha ribadito a Putin la necessità di un ritiro delle truppe russe dal territorio ucraino e ha chiesto che Mosca sia disposta a negoziare per "una pace giusta e duratura". La Germania, ha affermato il cancelliere, resterà ferma nel suo sostegno a Kiev "per tutto il tempo necessario".

Dal Cremlino, tuttavia, è arrivata una risposta di segno opposto: Putin avrebbe sottolineato la volontà della Russia di continuare le operazioni militari finché "gli obiettivi strategici non saranno raggiunti".

L'importanza dell’alleanza con gli Stati Uniti

Zelensky ha inoltre posto l’accento sul ruolo cruciale degli Stati Uniti nel supporto all’Ucraina. La posizione di Trump, secondo il presidente ucraino, sarà determinante per il futuro equilibrio del conflitto. "L’atteggiamento dell’America verso di noi è molto importante, e oggi gli americani sono dalla parte di Kiev", ha affermato, auspicando che il sostegno politico e militare degli USA continui anche in questa nuova fase politica.

Un conflitto tra diplomazia e armi

Con le schermaglie sul campo che continuano e un inverno che si preannuncia difficile per entrambe le parti, l’ipotesi di una risoluzione diplomatica appare ancora lontana. Zelensky è convinto che solo un’Ucraina forte e ben equipaggiata possa affrontare i negoziati con Mosca da una posizione che garantisca una pace stabile e giusta.

Nel frattempo, l’Europa sembra sempre più divisa tra chi, come Scholz, cerca di spingere per una soluzione diplomatica e chi sostiene la necessità di mantenere una linea dura contro la Russia. La telefonata con Putin, per ora, appare più come un gesto simbolico che un reale passo avanti verso la pace.