Ariele Solecardi: una voce autentica e coraggiosa nel panorama letterario italiano
Ariele Solecardi, scrittrice sotto pseudonimo, è nata a Mantova, la città dei tre laghi, nell'anno in cui il primo piede terrestre ha toccato il suolo lunare. Cantante, attrice, copionista, regista radiofonica e scrittrice, Solecardi è ipovedente grave fin dalla nascita e si è diplomata all'Istituto per persone con handicap visivo “Luigi Configliachi” di Padova. Attualmente vive e lavora come centralinista a Treviso, dove conduce diversi progetti artistici insieme al suo compagno, sia in teatro che nella musica pop rock.
"La bambola di Eros" è il suo primo romanzo, un'opera che si distingue per la sua profondità emotiva e la capacità di affrontare temi complessi con autenticità e coraggio. Dopo aver ritrovato un vecchio diario di scuola, l'autrice intraprende un viaggio nei suoi ricordi, che si trasforma presto in un discorso sulle violenze subite da giovane, sul bullismo, sul sesso e l'erotismo, dal punto di vista di chi la vista non ce l'ha.
Lontano dall'essere una celebrazione dell'infanzia perduta, "La bambola di Eros" è una creatura totalmente estranea alle norme dell'editoria “per vedenti”, nelle quali il periodare è segnalato da segni grafici come virgolette, spazi bianchi e capolettera. Con una precisione chirurgica e una franchezza intransigente, Ariele Solecardi mette la sua vita nero su bianco, anche se per lei questi colori hanno un valore simbolico, derivato dalla comunità dei vedenti.
Ne emerge il ritratto di una donna volitiva e autodeterminata, insofferente di imposizioni e costringimenti sociali, etichette e maniere. Uno scritto sicuramente divisivo, carico di energia e pieno di voglia di vivere, in cui non c'è spazio per la fiacchezza del consumismo dei sentimenti. A costo di essere spietata anche con sé stessa, c'è una cosa che Ariele Solecardi non perdona: lo spreco delle proprie vite.
"La bambola di Eros" è un'opera che invita a riflettere sulla complessità dell'esperienza umana, sfidando pregiudizi e promuovendo una maggiore comprensione e accettazione della diversità. Con la sua scrittura diretta e autentica, Solecardi offre al lettore uno sguardo sincero e potente sulla vita di una donna non vedente, celebrando il desiderio, il corpo e la femminilità con una determinazione che lascia il segno.
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