Dono natalizio per i bimbi del reparto Pediatria dell’Ospedale 'Perrino' di Brindisi

Natale 2024 - Armando Iaia e il piccolo Ezechiele consegnano i mini panettoni al Reparto Pediatria

Il gesto d’amore di Armando Iaia del Caffè Matteotti per il quarto anno consecutivo

BRINDISI - C’è della vera e propria magia nella consuetudine avviata dal Caffè Matteotti di Brindisi rivolta ai piccoli pazienti del Reparto Pediatria dell’Ospedale "A. Perrino" di Brindisi. Da cinque anni Armando Iaia, titolare del locale brindisino, si adopera nella donazione di panettoncini destinati a tutti quei bambini costretti a trascorrere il Natale e le altre festività di questo periodo dell’anno, che per molti rappresentano motivo di felicità, tra le corsie ospedaliere.

Un pensiero significativo e tangibile che Armando Iaia ha voluto condividere con un "aiutante speciale", il figlioletto Ezechiele perché, oltre al messaggio che, soprattutto in questo periodo dell’anno, nessuno, e in particolare i bambini, dovrebbe trascorrere le festività in precarie condizioni di salute e lontano dalle persone che amano, possa a sua volta recepire l’importanza di questo gesto e possa proseguire, in un futuro non molto lontano, a compiere gesti di sensibilità nei confronti delle persone più deboli.

Il mini-panettone, dolce natalizio per eccellenza, rappresenta il gesto solidale. Il carico di dolci è stato consegnato nelle mani dei responsabili del reparto che hanno accolto con piacere e commozione la spedizione speciale a nome e per conto di tutti i piccoli pazienti.

"Ed eccoci qui con il consueto appuntamento per il quinto anno di fila. - ha commentato il titolare del Caffe Matteotti Armando Iaia, - Quest’anno peró ho scelto di portare con me mio figlio Ezechiele perché potesse vivere questo momento nella speranza di tramandargli la gioia del donare, soprattutto se questo viene fatto nei confronti di piccoli pazienti, spesso suoi coetanei. Mi auguro che possa prendere atto di tutto questo, donare insieme a lui è stata un gioia immensa. Dare dà più gioia che ricevere, non perché è privazione, ma perché in quell'atto mi sento vivo. Ribadisco la mia vicinanza a tutti i piccoli pazienti che trascorreranno le feste natalizie in ospedale, e soprattutto spero che il mio piccolo pensiero abbia suscitato qualche piccolo sorriso".