Francia: Macron prepara il discorso alla nazione, caos politico e finanziario dopo la caduta di Barnier
Cresce l’attesa in Francia per il discorso che il presidente Emmanuel Macron terrà stasera alle ore 20, in un momento cruciale per il Paese. Dopo la caduta del governo guidato da Michel Barnier, sfiduciato ieri dall’Assemblée Nationale, la Francia si trova nuovamente a fare i conti con una crisi politica e un’incertezza finanziaria sempre più profonda.
Macron, già privo di una maggioranza assoluta dal giugno scorso, è sotto pressione, con le opposizioni di sinistra e di estrema destra che chiedono apertamente le sue dimissioni. In queste ore, il presidente riceverà formalmente le dimissioni di Barnier e, secondo indiscrezioni, intende annunciare la nomina di un nuovo premier entro 24 ore.
Il tempo stringe: Macron vuole evitare di presentarsi al mondo, durante la cerimonia di riapertura di Notre-Dame nel fine settimana, come il leader di una Francia senza governo.
I nomi in lizza per il nuovo premier
Tra i papabili successori di Barnier circolano diversi nomi:
- Sébastien Lecornu, attuale ministro della Difesa, che avrebbe un dialogo aperto con Marine Le Pen;
- François Bayrou, centrista e alleato storico di Macron, che gode di consensi trasversali;
- Bernard Cazeneuve, ex ministro socialista, figura che potrebbe attrarre il sostegno della sinistra moderata.
La scelta di Macron sarà determinante per affrontare una crisi che vede il Paese spaccato tra blocchi politici sempre più polarizzati.
Le cause della crisi: Barnier e l’implosione del governo
La mozione di sfiducia, votata da un’inedita alleanza tra il Nuovo Fronte Popolare di sinistra e il Rassemblement National di Marine Le Pen, ha segnato la fine del governo di Michel Barnier dopo appena tre mesi.
Nel suo ultimo discorso davanti all’Assemblée Nationale, Barnier ha lanciato un monito ai suoi successori:
"La gravità della situazione economica e la verità si imporranno a qualsiasi nuovo governo."
Le difficoltà erano evidenti: Barnier aveva tentato in extremis di accontentare l’estrema destra proponendo l’indicizzazione delle pensioni all’inflazione, ma il gravissimo deficit pubblico ha reso impossibile tale misura.
Marine Le Pen, che ha definito il governo Barnier "effimero", ha accusato Macron e il suo premier di continuare politiche "tecnocratiche" lontane dai bisogni dei francesi. Con toni più moderati rispetto al passato, la leader dell’ultradestra ha però sottolineato che la caduta di Barnier era inevitabile.
Dalla sinistra radicale, Jean-Luc Mélenchon ha rincarato la dose:
"Anche con un Barnier ogni tre mesi, Macron non resisterà tre anni."
Le sfide per Macron
Oltre alla crisi politica, Macron deve affrontare un panorama economico difficile, caratterizzato da un deficit crescente e tensioni sociali alimentate dall’aumento del costo della vita. Con la sua popolarità in calo e le opposizioni unite contro di lui, il presidente rischia di trovarsi sempre più isolato.
Stasera, nel discorso alla nazione, Macron cercherà di rassicurare i francesi e di delineare un percorso per uscire dall’impasse. Tuttavia, con Marine Le Pen e Jean-Luc Mélenchon pronti a cavalcare il malcontento popolare, il margine di manovra del presidente appare sempre più ristretto.