Il Natale nel 2024? Ecco la verità nascosta

EDOARDO GIACOVAZZO - Oggi, 25 dicembre 2024, è arrivato il Natale, la festa più attesa dell’anno, immersa tra le luminarie e decorazioni tipiche.

Il 23 o 24 dicembre ormai sembra una corsa sfrenata e affannosa verso queste consuetudini natalizie: regali, pranzi e cene, impegni vari, auguri e visite da effettuare, arrivi, partenze ed eventi extra… insomma, un tour de force tra ansia e frenesia. Vogliamo parlare dei parcheggi? Nel periodo di Natale in centro, soprattutto nelle grandi città, trovare un posto auto è come indovinare un terno al lotto.

In questa atmosfera magica e articolata, forse anche troppo, che fine ha fatto il vero senso di questa festività? Si è dileguato o disperso rapidamente? La colpa forse è proprio della fretta e della velocità tecnologica. Che noi uomini moderni viviamo nell’agitazione ansiosa del fare le cose è ormai certificato da vari studi scientifici. L’impazienza governa le nostre vite affannosamente, quando in realtà, soprattutto in questi momenti, serve relax, calma e spensieratezza.

La tecnologia da una parte ci ha aiutato molto nel gestire e programmare il nostro quotidiano, dall’altra rende difficile goderci i momenti pienamente. Gli smartphone, le mail e i social sono i nostri tormentoni giornalieri che coniano un nuovo nome per gli uomini moderni: i super connessi.

Quest’anno provate a disconnettervi: staccate la spina dagli impegni, dalle troppe ricorrenze, dalla frenesia del fare o dalle mille commissioni. Il Natale è famiglia, amici e gioia, che vanno vissute a pieno, a smartphone spento. Serve poco per stare bene: un piccolo pensiero, un gesto semplice e inaspettato ha più valore del resto impacchettato con un nastro giallo o rosso.

Meno schermi e più emozioni reali e tradizioni: è questo il senso del Natale. L’uomo ha solo bisogno di tanta umanità.