Incendio all’Acciaieria 2 di Taranto: Uilm sollecita chiarimenti su sicurezza e impatto ambientale


TARANTO - I delegati per la sicurezza della Uilm di Taranto hanno inviato una lettera ai vertici di Acciaierie d’Italia in amministrazione straordinaria (AdI in As), chiedendo chiarimenti urgenti su un incidente avvenuto ieri all’interno dello stabilimento siderurgico.

L’episodio si è verificato presso il box Elti n.1 dell’Acciaieria 2, durante i lavori di sostituzione della cappa utilizzata per l’essiccazione delle siviere con nuovi mattoni refrattari.

I rappresentanti sindacali sostengono che, “durante tali operazioni, la coibentazione rimossa dalla cappa, composta da materiale quale lanavetro, è stata stoccata all’interno del box senza adeguate misure di sicurezza”. Tali materiali, aggiungono nel comunicato inviato all’azienda, “hanno preso fuoco, generando un incendio che ha provocato l’emissione di un denso fumo nero, con rilascio di sostanze potenzialmente tossiche nell’ambiente. Nonostante il tempestivo intervento dei Vigili del fuoco, che ha consentito lo spegnimento dell’incendio”, si segnala una “persistente irrespirabilità dell’aria nel capannone, con potenziali rischi per la salute dei lavoratori”. 

I delegati Rls Uilm hanno invitato Acciaierie d’Italia in amministrazione straordinaria a fornire “una relazione dettagliata sulle dinamiche dell’incidente e sulle misure di prevenzione adottate o non adottate”, a “garantire la bonifica dell’area e il ripristino delle condizioni di sicurezza”; a “verificare l’effettivo impatto ambientale e sanitario dell’accaduto”, a “implementare misure preventive per evitare il ripetersi di simili episodi”.

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