Isygold torna con il nuovo Ep "Popogatapec''
Già anticipato dal singolo in italiano "Buonanotte" e dal video, torna isygold con un EP di debutto interamente in inglese dal titolo "Popogatapec". Un disco più colorato e innervato da strumenti e suoni differenti: quattro brani che esprimono anche altrettanti generi e mondi diversi, per un quadro totale più maturo e completo, un viaggio onirico da Milano al Messico e ritorno, disponibile su tutte le piattaforme digitali da lunedì 18 novembre 2024 (in distribuzione Believe Music Italy).
isygold (al secolo Alessandro Isidoro Re) è un compositore e polistrumentista che unisce le sonorità UK/USA di fine '900 e inizio secondo millennio. Dopo aver suonato in diversi complessi della scena musicale milanese, tra i quali Budavari, TóMM e KBB Orchestra, ha intrapreso il percorso solista dal dicembre 2023.
“Popogatapec” è un disco che comprende numerosi generi diversi. Hai voglia di raccontarci quali, in particolare?
Si passa dalla psichedelica di Sos Universe all’elettronica di Nothing is Reel fino al reggae/dub di Oh now.
Cosa ti manca di più dei tuoi progetti musicali precedenti, quando non eri da solo? Riesci a motivarti anche con il tuo progetto solista? Quali difficoltà stai riscontrando?
Ho scoperto col tempo che la mia dimensione musicale è proprio quella da solista.
E notiamo anche che, a partire dal tuo comunicato stampa e dai tuoi social, sei piuttosto ermetico nel raccontarti e raccontare questo disco. Come mai?
La musica, come ogni arte, è un reame onirico. Non serve a molto parlarne. Ma io sono nessuno; lasciamo la parola a Frank Zappa: “parlare di musica è come ballare di architettura”.
Siamo un sito dedicato principalmente alla regione Puglia. Qual è la prima cosa che ti viene in mente quando pensi a questa regione? Sei mai capitato da queste parti per cantare o per altri motivi?
La regione più bella d’Italia: persone meravigliose e accoglienti e luoghi stupendi. Bari vecchia incredibile, Ostuni mozzafiato. E in alcuni interstizi più o meno nascosti il mare non ha nulla da invidiare ad altre mete magari più blasonate.
E da lassù forse puoi dircelo. Ha ancora senso parlare di scena milanese?
Prima sì. Ora sceneggiata, o scena muta.