Omicidio a Corato: due armi usate per uccidere Nicola Mansi, ferito il fratello

CORATO - Emergono nuovi dettagli sull’omicidio di Nicola Mansi, il 55enne freddato nel pomeriggio di oggi a Corato, nel Barese. Secondo i primi rilievi eseguiti dai carabinieri in via Salvi, una zona popolare della città, sarebbero state utilizzate due armi da fuoco per compiere l’agguato, che ha coinvolto anche il fratello della vittima, rimasto ferito.

La dinamica dell’agguato

Gli inquirenti hanno repertato almeno quattro bossoli sul luogo del delitto. I colpi sarebbero stati esplosi da un’auto in corsa, a bordo della quale si trovavano almeno tre persone. Stando alle prime ricostruzioni, gli aggressori potrebbero essere membri di una stessa famiglia.

Testimoni e indagini

I carabinieri stanno ascoltando i testimoni oculari, tra cui anche la moglie della vittima, che si trovava sul posto al momento dell'agguato. Le indagini, coordinate dalla Procura di Trani, si stanno concentrando su un possibile regolamento di conti tra famiglie criminali rivali.

Gli investigatori non escludono che si sia già sulle tracce dei responsabili, la cui azione sembra essere stata pianificata con precisione. La zona del delitto è stata transennata per consentire ai militari di eseguire ulteriori rilievi e raccogliere elementi utili per individuare gli autori dell'omicidio.

L’episodio ha scosso la comunità di Corato, dove il clima di tensione tra clan rivali potrebbe aver raggiunto un nuovo, drammatico picco.