Putignano, il convegno sul Sistema Educativo 0-6: un successo di partecipazione e proposte per il futuro

PUTIGNANO - Si è concluso con grande partecipazione e un vivo dibattito il convegno sul “Sistema integrato di educazione e istruzione per i bambini da zero a sei anni”, svoltosi martedì 3 dicembre presso l’auditorium della Scuola Secondaria “Stefano da Putignano”. L’evento, che rientra nel programma della prima edizione del “Festival della felicità (&) dell’infanzia - Il viaggio educativo dei bambini e delle bambine”, ha rappresentato un momento fondamentale per discutere il futuro dell’educazione dei bambini da 0 a 6 anni, sottolineando l’importanza di creare una rete educativa inclusiva e integrata.

Il sistema educativo integrato 0-6 è una visione innovativa e ambiziosa che pone al centro il benessere e lo sviluppo dei bambini, riconoscendoli come cittadini di oggi, non semplicemente come adulti in divenire. Questo approccio mira a superare i tradizionali "recinti educativi" per creare una comunità coesa che includa famiglie, istituzioni pubbliche e private, enti del terzo settore e scuole, trasformando l’intera città in uno spazio educativo capace di rispondere in modo efficace, coordinato e inclusivo ai bisogni della prima infanzia. Attraverso l’integrazione di servizi educativi, sociali e culturali, il sistema 0-6 vuole favorire una crescita armoniosa e completa dei più piccoli, promuovendo la continuità educativa tra asili nido e scuole dell’infanzia e sperimentando modelli innovativi che tengano conto delle diversità territoriali, culturali e sociali. Questo sistema rappresenta, dunque, una sfida cruciale per costruire una società più equa e solidale, fondata sulla partecipazione attiva delle famiglie e sulla cooperazione tra i vari attori del territorio.

Ad aprire la giornata sono stati i saluti istituzionali del Sindaco di Putignano, Michele Vinella, della Dirigente Regionale della Sezione Istruzione Maria Raffaella Lamacchia, dell’assessore Gianluca Miano, della consigliera comunale Angela Maria Genco, del Coordinatore regionale dell’Ufficio Scolastico Regionale Francesco Forliano, delle dirigenti scolastiche Maria Anna Buttiglione, Rossana Catucci e della dottoressa Pamela Giotta, dirigente del Comune di Putignano, che ha organizzato il simposio in maniera impeccabile.

Durante il convegno, moderato dal Consigliere Nazionale dell’Ordine dei Giornalisti Michele Lorusso, esperti e professionisti del settore hanno illustrato le strategie e le buone pratiche adottate a livello locale e regionale per promuovere un sistema educativo integrato. Cristina Sunna, dirigente della Regione Puglia, ha delineato la strategia regionale per il sistema educativo 0-6, mentre Stefania Basalto ha evidenziato il ruolo delle politiche educative degli enti locali. Il contributo accademico è arrivato dalla docente Valeria Rossini dell’Università degli Studi di Bari, che ha sottolineato l’importanza della formazione degli educatori e degli insegnanti per creare un sistema educativo innovativo e inclusivo.

Le buone prassi poste in essere sono state illustrate da Maria Mingolla, dirigente del Circolo Didattico “Pessina – Vitale” di Ostuni, da Domenico Matarrese, responsabile dell’Ufficio Pubblica Istruzione di Polignano a Mare, dalle referenti delle scuole private putignanesi Roberta Recchia, Sabrina Sabato, Rosalba Bratta e da Anna Rita Montenegro dell’asilo nido di Putignano.

Sul fronte del welfare educativo, gli interventi di Anita Giotta, Rosaria Adone e Angela Loperfido hanno messo in luce l’importanza dei servizi per le famiglie e dei centri ludici nel favorire lo sviluppo integrato dei più piccoli.

L’incontro si è concluso con un’importante riflessione sulla necessità di abbattere i “recinti educativi” e di costruire una rete di scuole, servizi e comunità in grado di rispondere alle esigenze dei bambini e delle loro famiglie, trasformando la città stessa in un luogo accogliente e formativo per i cittadini più giovani. Per raggiungere tale obiettivo è indispensabile la collaborazione tra pubblico e privato mediante l’unione e il coordinamento di tutti coloro che operano per il benessere dell’infanzia: enti locali, scuole pubbliche e private, famiglie, operatori sociali.

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